Europcar rifiuta l’offerta di acquisto della Volkswagen

Europcar non sarà venduta immediatamente. L’azienda ha rifiutato un’offerta di Volkswagen che l’aveva valutata 2,2 miliardi di euro, ma non ha chiuso la porta al costruttore tedesco. Il consiglio di amministrazione del gruppo, controllato da fondi anglosassoni, ha annunciato mercoledì in un comunicato stampa di aver rifiutato un’offerta riguardante una “possibile operazione sul capitale della società”.

L’agenzia Bloomberg ha detto dal canto suo che si tratta di un’offerta di acquisto da parte di un consorzio guidato dal gruppo Volkswagen, informazione confermata ad AFP da una fonte a conoscenza della questione. Il prezzo proposto di 0,44 euro per azione, che valuta la società a 2,2 miliardi di euro, non riflette l’intero valore e il potenziale di creazione di valore del gruppo”, ha sottolineato il cda di Europcar. Ma “si potrebbe discutere”. Volkswagen non “commenta” le informazioni sulla presunta offerta su Europcar, ha detto un portavoce del gruppo, raggiunto telefonicamente.

Volkswagen, che nel 2005 aveva giudicato questa attività non strategica, potrebbe tornare nel campo della mobilità mentre i produttori si interrogano sul futuro degli acquisti automobilistici. Renault come Stellantis (Peugeot-Fiat) e Toyota hanno recentemente accelerato la diffusione delle loro offerte di abbonamento auto o di noleggio self-service nelle aree metropolitane.

In calo da anni, ai minimi di fine 2020, il titolo Europcar Mobility Group è balzato mercoledì del 9,47%, a 0,43 euro, alla chiusura della Borsa di Parigi. Vittima del crollo del turismo, il gruppo con 10.000 dipendenti sta attraversando la sua peggiore crisi dalla sua fondazione nel 1949. Un piano di risparmio, pianificato prima della pandemia, è stato portato fino a un miliardo di euro nel 2020, per evitare il destino del suo concorrente Hertz, fallita negli Stati Uniti.

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