Fallito il tentativo di un costruttore cinese per acquisire il copyright della MINI classica

Natale LiVecchi Autore Auto
Mini Cooper S Countryman ALL4 Untamed Edition Lapponia

Una società cinese ha perso la sua proposta di acquisire il copyright delle forme iconiche della MINI classica da utilizzare per la gestazione di un nuovo veicolo elettrico dopo che il Gruppo proprietario del marchio, BMW, si è opposto. Beijing Estek Technology aveva infatti presentato un brevetto all’Ufficio Statale Cinese dei Brevetti per la proprietà intellettuale di un nuovo veicolo già nel maggio dello scorso anno per un’auto che assomigliava decisamente troppo a una MINI classica. Questo veicolo combinava la forma generale della carrozzeria dell’auto proposta a partire dagli Anni Sessanta, caratterizzata dai cardini delle portiere nascosti, ma mostrava anche dettagli delle MINI più vecchie, come la griglia del radiatore, le luci posteriori e la luce della targa posteriore.

I dettagli tecnici erano imprecisi, ma Car News China aveva riferito che probabilmente disponeva di un motore elettrico montato anteriormente che agiva, in termini di trazione, sulle ruote anteriori. I disegni del brevetto depositato mostrano che l’auto dispone di un tappo del serbatoio esposto, proprio come sulla MINI originale, ma che avrebbe potuto essere riutilizzato come valido ingresso per la ricarica in questo specifico caso essendo il veicolo alimentato elettricamente.

Classicmini

BMW ha sin da subito rifiutato le volontà del costruttore cinese in merito al design della MINI

BMW ha infatti rapidamente saputo dei piani del costruttore cinese e nel luglio del 2022 ha presentato una richiesta per invalidare la domanda di brevetto presentata da quest’ultimo. E secondo l’informata testata cinese Autohome, l’Ufficio statale cinese per la proprietà intellettuale ha appena annunciato di schierarsi a favore del costruttore automobilistico tedesco. La sentenza concede a Beijing Estek Technology tre mesi per rispondere alla decisione, qualora non fosse soddisfatta del risultato avanzato dall’Ufficio competente.

Classicmini

La decisione dell’Ufficio statale per la proprietà intellettuale è chiaramente quella giusta, ma è interessante notare che è invece stato felice di concedere un brevetto alla Ora Cat di casa Great Wall per la sua sfacciata copia dell’eterno Maggiolino di casa Volkswagen. Ma la Cat aveva almeno cinque porte e sottili differenze stilistiche: il possibile clone di MINI sembrava essere stato semplicemente scansionato dai progetti dell’eterno marchio ora ricadente sotto l’egida di BMW.

Quindi sembra che chiunque desideri una MINI classica ed elettrica dovrà farne a meno o pagare per una conversione presso aziende dedicate. Da un lato ci si potrebbe sentire delusi del fatto che la vettura non entrerà in produzione, ma non riusciamo nemmeno a vedere come si possa realizzare un design originale sotto le prerogative di un tempo per soddisfare le moderne normative sugli incidenti.

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