Ferrari, cosa ci dice davvero la storia della Xiaomi SU7 avvistata a Maranello

È inedito che un’icona come Ferrari rivolga lo sguardo a una new entry dell’hi-tech come Xiaomi. Cosa racconta la SU7 Ultra a Maranello?
Xiaomi SU7 a maranello Xiaomi SU7 a maranello

Xiaomi è arrivata a gamba tesa nel mondo dell’automotive e lo ha fatto con un modello destinato a ridefinire gli standard dell’intero comparto. Stiamo parlando della SU7 Ultra e, anche se ha fatto già parlare di sé in passato, stavolta è una grande Casa nostrana a portarla al centro dell’attenzione (anche se indirettamente).

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Si tratta certamente di un’auto elettrica dalle performance strabilianti, ma anche un autentico manifesto di ambizione tecnologica da parte dell’azienda cinese. Sarà per questo che Ferrari, sinonimo di eccellenza automobilistica, ha deciso di acquistarne un esemplare Xiaomi per studiarlo. Forse, c’è di più. C’è che la Cina non si segue più, ma è proprio la nazione del Dragone alla guida.

Xiaomi SU7 a maranello
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Stando agli “scatti rubati” di abili paparazzi sempre pronti nei pressi della sede del Cavallino Rampante, una Xiaomi SU7 Ultra è stata avvistata all’uscita dallo storico stabilimento Ferrari di Maranello. Il motivo è chiaramente il benchmarking tecnico. Un’operazione comune nel settore, utilizzata per analizzare tecnologie concorrenti: materiali, powertrain, elettronica, prestazioni.

È però inedito che un’icona come Ferrari rivolga lo sguardo a una new entry dell’hi-tech come Xiaomi. Alcuni report indicano inoltre che delegazioni Ferrari avrebbero già visitato la sede Xiaomi nel 2024, esplorando possibili collaborazioni nello sviluppo di propulsori elettrici di nuova generazione. Rumors, pettegolezzi probabilmente. Ma non possiamo più restare stupiti se, oggi, a studiare sono i colossi europei, dopo decenni di analisi e apprendimento da parte dei cinesi sulle centinaia di aziende che hanno prodotto a basso costo proprio in Cina.

Ecco come nascono bolidi simili: con tanto studio, imparando dai grandi colossi (occidentali in questo caso) e innovando tanto in casa propria. Con 1.548 cavalli, uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi e una velocità massima superiore a 320 km/h, la Xiaomi SU7 Ultra non è una semplice berlina sportiva: è niente di meno che una supercar full-electric capace di competere, e superare, rivali come Tesla Model S Plaid e Porsche Taycan Turbo GT. Il tutto, però, a un prezzo decisamente inferiore.

Xiaomi SU7 ultra
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A luglio 2025, Xiaomi ha segnato un nuovo record commerciale: oltre 30.000 veicoli consegnati, grazie anche al lancio del SUV YU7, disponibile dal 6 luglio. È un incremento del 20% rispetto a giugno, segno tangibile di una domanda in rapida crescita. Il gruppo ha inoltre potenziato la propria capacità produttiva grazie a un nuovo sito da 500.000 metri quadrati a Pechino che ospiterà una mega fabbrica con output annuo previsto di 450.000 unità, a cui si aggiungeranno le 150.000 di un secondo impianto in fase di test.

L’obiettivo di Xiaomi per l’anno prossima è una capacità produttiva annua di 600.000 veicoli elettrici. L’Europa, ora, deve voltarsi a Est: l’onda d’urto cinese non è più solo una minaccia latente. È un competitor che ha appreso tutto quello che poteva dalle aziende che hanno costruito joint venture locali. È forse il classico caso in cui “l’allievo supera il maestro”.

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