Ferrari, il futuro delle termiche è già scritto: Vigna sputa il rospo

M Magarini
Ferrari ha ormai preso la sua decisione sul futuro delle auto endotermiche: lo rivela l’amministratore delegato Benedetto Vigna.
Ferrari 308 GTB

A buon intenditor poche parole. La Ferrari, per bocca dell’amministratore delegato Benedetto Vigna, disegna il futuro, di cui non fa parte lo standard Euro 7. In un video pubblicato su X (la piattaforma social in precedenza chiamata Twitter), il top manager del Cavallino Rampante illustra la visione dell’azienda circa l’abbattimento delle emissioni. La società è impegnata a diventare carbon neutral entro la fine del decennio in corso, spiega. Dunque, da qui al 2030 la gamma sarà composta solo dalle elettriche. Nella clip non viene indicato con esattezza il periodo di uscita della prima bev di Maranello.

Ferrari: le termiche hanno il destino segnato

Ferrari KC23

D’altro canto, è risaputo che l’anno del via libera definitivo sarà il 2025. Allora avrà luogo il debutto della Casa emiliana con batterie strutturali e powertrain sviluppati dalla divisione interna. Il debutto precede di ben tre anni quello della Lamborghini, reduce dal reveal della Lanzador concept, un concept a zero emissioni previsto nella versione finale nel 2028. Oltretutto, il Cavallino Rampante inaugurerà a casa sua il complesso specializzato nella fabbricazione degli esemplari green.

Il filmato è stato pubblicato dall’Acea (l’associazione dei costruttori auto europei) e contiene una bella stoccata alla Commissione Europea. Vigna sottolinea come siano al vaglio ogni ambito delle emissioni. Sono alle prese con la progettazione di Ferrari elettriche distintive e preferiscono focalizzarsi su di loro. Ed ecco l’attacco, nemmeno un po’ velato, alle istituzioni comunitarie per lo standard di emissioni Euro 7.

Nel modo in cui è stato studiato lo considerano giusto una distrazione, un’enorme perdita di tempo e di energie che va a coinvolgere pure i fornitori. Cercare di rispettare le direttive impedirebbe loro a concepire una Ferrari diversa dai concorrenti. Ergo, le tecnologie saranno convogliate in blocco nelle bev. Infine, Vigna dà un consiglio: di andare avanti a tutto gas sull’elettrificazione. Non occorrono diversivi.

Il sistema Euro 7, che entrerà in vigore il 1° luglio 2025, ha già ricevuto molte critiche dai capi d’industria, pure da Carlos Tavares, mente di Stellantis, e Luca de Meo, leader del gruppo Renault e della stessa Acea. Quest’ultimo lo ha definito un modo di prosciugare le risorse delle realtà di settore, che le potrebbero destinare alle elettriche. Ferrari è del medesimo avviso e decreta, nei fatti, l’addio alla combustione interna. Intanto, nemmeno nella Commissione Europea sembrano più tanto convinti di applicare il protocollo Euro 7, la cui introduzione avverrà forse nel 2030, a cinque anni dal bando definitivo degli ICE (esclusi gli eFuel).

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