Problemi in casa Fiat, lo si dice da tempo. Mentre a Mirafiori fervono i preparativi per la produzione della nuova Fiat 500 Ibrida, l’auto destinata a rivitalizzare lo storico stabilimento torinese, Stellantis continua a trasferire operai verso la Serbia per la linea della Grande Panda.
La situazione lascia spazio a numerosi interrogativi: quali sono i veri ritmi di lavoro che l’azienda intende imporre a Torino? Quali strategie concrete sono previste per il futuro della fabbrica? Secondo i dati disponibili, la produzione della 500 Ibrida è programmata per partire a novembre. Attualmente, si sta lavorando alla pre-serie e alcuni prototipi sono già in circolazione per i test drive.

Olivier Francois, CEO di Fiat, ha dichiarato come obiettivo la produzione di 5.000 vetture entro fine anno. Tuttavia, questo piano arriva a fronte del prolungamento del contratto di solidarietà per cinque mesi che coinvolge circa 2.300 lavoratori piemontesi.
Parallelamente, la Fiat Grande Panda, prodotta in Serbia, è al centro di un importante lancio. Proprio in questi giorni è stata annunciata la versione benzina, che si affianca a quella ibrida e full electric, e che rappresenterà la fascia d’ingresso con un prezzo di 14.950 euro.
Nonostante l’ambizioso piano di crescita della produzione serba, emergono difficoltà tecniche. Stellantis ha già trasferito molti operai da Maserati e recentemente ha coinvolto circa cento dipendenti dallo stabilimento marocchino, dopo un tentativo di reperire maestranze anche in Nepal. La ragione principale è economica: i lavoratori serbi ritengono insufficiente lo stipendio offerto, circa 500-600 euro al mese, ben al di sotto della media nazionale di 900 euro. Per questo motivo, l’azienda ha proposto ai dipendenti di Mirafiori una trasferta temporanea nello stabilimento di Kragujevac.

L’offerta prevede il mantenimento dello stipendio italiano, con un’indennità giornaliera di 25,82 euro nei primi 15 giorni, più rimborso delle spese per la ricerca di un alloggio, e successivamente un forfait di 70 euro al giorno che copre vitto e alloggio, incluso il weekend. Il numero di operai richiesti dipenderà esclusivamente dai volontari disponibili.
La piena produzione resta quindi un traguardo lontano, in attesa della conferma dei nuovi ordini per la 500e e del debutto della 500 Ibrida a novembre. L’obiettivo a lungo termine rimane incerto: si valuta l’arrivo della nuova Fiat Tipo a Mirafiori, che potrebbe svilupparsi sulla piattaforma dell’ex modello turco. Tuttavia, i sindacati, in particolare la Fiom Cgil Torino, sottolineano come sia necessario un rilancio complessivo dell’industria . per garantire stabilità e protezione ai lavoratori.