La prossima generazione della Fiat Pandina è destinata a raccogliere l’eredità di uno dei modelli più longevi e popolari della storia del marchio torinese. Nonostante l’attuale versione continui a ottenere risultati commerciali molto positivi, Fiat sta già lavorando al futuro della sua citycar più iconica. La produzione sarà affidata nuovamente allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco mentre il debutto è atteso orientativamente per il 2028, in contemporanea con il rinnovamento della Fiat 500 che sarà invece affidato allo stabilimento di Mirafiori.

Dal punto di vista tecnico e stilistico, la nuova Pandina non sarà una semplice evoluzione dell’attuale modello. È previsto infatti un cambio completo di piattaforma, pur con dimensioni che resteranno fedeli al formato compatto che ha decretato il successo della Panda. Il design subirà un netto taglio con il passato: il nuovo linguaggio stilistico prenderà spunto dalla Grande Panda, arricchito da richiami rétro alla prima Panda degli anni Ottanta.
All’interno dei piani di Fiat, la futura Pandina avrà un ruolo strategico centrale. L’obiettivo è rafforzare ulteriormente la leadership del brand all’interno del gruppo Stellantis e, più in generale, sui mercati internazionali. La nuova generazione è destinata a diventare il modello più venduto della gamma, motivo per cui ogni aspetto dovrà essere attentamente calibrato, dallo stile alla qualità costruttiva, passando per la scelta delle motorizzazioni e, soprattutto, per il posizionamento di prezzo, che dovrà restare coerente con la tradizione di accessibilità che ha sempre contraddistinto la Panda.
Sul fronte delle motorizzazioni, la proposta sarà orientata all’elettrificazione. È praticamente certa la presenza di una versione completamente elettrica, affiancata da una variante ibrida che fungerà da ingresso di gamma. Le ipotesi su una Pandina solo termica sembrano invece destinate a restare tali. I dettagli sui powertrain non sono ancora noti, ma le prime informazioni ufficiali dovrebbero arrivare nel corso del prossimo anno.

La nuova Pandina dovrà inoltre confrontarsi con una concorrenza sempre più aggressiva, composta non solo da marchi europei come Dacia, ma anche da numerosi costruttori cinesi in rapido avanzamento. Per restare competitiva, Fiat punterà su prezzi estremamente contenuti: le voci parlano di un listino di partenza intorno agli 11.000 euro per le versioni base e sotto i 15.000 euro per l’elettrica, al netto di eventuali incentivi.
Accanto alla Pandina, Fiat starebbe infine sviluppando anche un nuovo quadriciclo elettrico di categoria L7. Un modello più grande dell’attuale Topolino ma più compatto della Pandina, pensato per ampliare ulteriormente l’offerta di mobilità urbana a zero emissioni. Nei prossimi anni Fiat avrà una serie di nuovi modelli da lanciare sul mercato, già a partire dal 2026, ma indicazioni più precise dovrebbero arrivare a metà del prossimo anno, con la presentazione del nuovo piano industriale da parte dell’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa.
