Pessime news anche dall’Estremo Oriente per l’automotive: Volkswagen e il partner cinese SAIC sono pronti a chiudere uno stabilimento automobilistico nella nazione del Dragone nel 2025, a Nanchino, dopo 40 anni di alleanza. Perché le vendite si riducono. Giù le immatricolazioni di VW Passat e Skoda. Sono indiscrezioni riportate da Automotive News. Il sito ha una capacità annuale di ben 360.000 veicoli.
Volkswagen ha trascorso quattro decenni a costruire la sua capacità di produzione di auto in Cina, a partire dall’impresa costituita con la SAIC di proprietà statale nel 1985. Sono seguite diverse altre partnership: entro la fine del 2023, VW aveva più di 90.000 dipendenti nella sua unità cinese. Solo presso SAIC-VW, l’utilizzo della fabbrica l’anno scorso si è attestato a circa il 58 percento di un tetto massimo di 2,1 milioni di auto.
E due. Non è la prima volta. Nella sua base di Shanghai, SAIC Volkswagen Automobile Co. due anni fa ha interrotto la produzione in una fabbrica aperta dalla metà degli anni 1980. Un secondo stabilimento ha ridotto la produzione e potrebbe anche essere chiuso o revisionato. E i partner stanno conducendo una revisione strategica del marchio Skoda di massa di VW dopo un forte calo delle vendite. Poi c’è un terzo stabilimento a Ningbo, nella provincia di Zhejiang, che produce diversi modelli Skoda, rimasto inattivo per mesi alla volta: si valuta la chiusura.
VW smentisce
“Tutte le fabbriche SAIC Volkswagen stanno operando normalmente in base ai requisiti di mercato e alle nostre previsioni”, ha affermato VW Cina in una risposta via e-mail alle domande di Bloomberg News. Mentre l’attenzione si sposta verso i veicoli elettrici intelligenti, “stiamo anche trasformando la produzione di mezzi e gli impianti di componenti passo dopo passo”. Insomma, la domanda cinese è elettrica, VW investe in quel settore: chiaro che il termico VW e Skoda scivoli sempre più in basso. La produzione nei 39 stabilimenti cinesi di VW lo scorso anno è rimasta più di un quarto al di sotto del picco pre-pandemia. La sua quota di utili operativi dalle sue iniziative cinesi è scesa del 20% nel 2023 a 2,62 miliardi di euro, e circa la metà rispetto al picco del 2015.
Doppia velocità
In Ue (patria della vecchia burocrazia di Bruxelles), VW e altri produttori sono stati colti di sorpresa dalla stagnazione della domanda di veicoli elettrici. In Cina (patria del nuovo e del moderno, con una catena decisionale ultra rapida), l’elettrificazione sta rapidamente avanzando: le vendite di veicoli elettrici a batteria e ibridi plug-in sono aumentate del 43% ad agosto a 1,03 milioni di unità rispetto all’anno precedente.