Con le normative ambientali europee e la tassazione sulle emissioni rendono le auto sportive con motore a combustione sempre più rare, Ford Focus ST e Honda Civic Type R ne sanno qualcosa, Hyundai sembra pronta a smentire la tendenza.
Secondo indiscrezioni interne raccolte dall’autorevole Autocar, il management del marchio coreano starebbe ammorbidendo il suo approccio 100% elettrico per la divisione N. L’obiettivo sarebbe quindi ritornare nel segmento delle sportive compatte con motore a combustione.
Il modello designato per questo gradito ritorno di fiamma sarebbe la Hyundai i30 N. La prima generazione, lanciata nel 2017 su base della i30 di terza generazione, aveva lasciato un segno indelebile, con il suo motore turbo a quattro cilindri da due litri capace di erogare fino a 276 cavalli, grazie anche a un telaio irrigidito e un differenziale elettronico a slittamento limitato. Non esattamente l’utilitaria per andare a fare compere in città.
Nel 2024, Hyundai aveva interrotto la produzione della i30 N e della i20 N, orientando la divisione N a essere un pioniere nel settore dei veicoli elettrici ad alte prestazioni, offerta evidente con modelli come Ioniq 5 N e Ioniq 6 N. Tuttavia, l’attuale responsabile della divisione N, Joon Park, ha confermato un cambio di tono, specificando che il produttore non intende imporre un approccio totalmente elettrico alle sue future auto sportive. Al contrario, vuole mantenere una varietà di propulsori per correggere la percezione degli appassionati.
Una fonte indica che un nuovo progetto per la i30 N è già in fase di sviluppo. Si ipotizza che la futura hot hatch utilizzerà un motore a combustione interna che sarà probabilmente abbinato a un sistema ibrido per bilanciare il piacere di guida con l’efficienza necessaria ad aggirare i cavilli sulle emissioni. Si potrebbe trattare del motore ibrido da 1,5 litri già montato sulla i30 standard, o forse di un propulsore totalmente nuovo.
Con l’ulteriore conferma da parte di un portavoce che il marchio sta preparando sette nuovi modelli N entro il 2030, gli amanti del profumo di benzina avrebbero di che gioire.
