Il Salone dell’Auto di Monaco 2025 si preannuncia come il teatro di un vero scontro tra giganti. Da un lato i marchi storici europei come Volkswagen, BMW, Mercedes e Renault, dall’altro le case cinesi che stanno conquistando terreno a ritmo serrato, guidate dal colosso BYD e affiancate da realtà emergenti come GAC, Changan, Hongqi e Chery.
L’evento, meglio conosciuto come IAA Mobility, arriva in un momento in cui l’industria sta vivendo una competizione senza precedenti, definita da alcuni osservatori come una vera “guerra darwiniana dei prezzi”. Per i brand europei la Cina, il mercato più grande al mondo, è diventata una sfida sempre più difficile. Al contrario, i costruttori cinesi stanno approfittando delle pressioni interne per espandersi in Europa, cercando margini più elevati e maggiore riconoscibilità.

BYD è l’esempio più eclatante. Le sue vendite globali hanno raggiunto 4,2 milioni di unità nel 2024, un dato dieci volte superiore rispetto al 2019. In Europa, le immatricolazioni BYD sono cresciute del 290% fino a luglio 2025, superando quota 84.000 vetture.
L’avanzata cinese risulterebbe appena scalfita dai dazi dell’Unione Europea. Secondo gli analisti, le barriere commerciali non fermeranno il fenomeno, perché con gli Stati Uniti quasi inaccessibili per motivi politici, il Vecchio Continente resta il principale terreno di conquista. Non a caso, la quota dei marchi cinesi in Europa ha raggiunto il 4,8% nei primi sette mesi del 2025, quasi il doppio rispetto allo scorso anno, e potrebbe arrivare a livelli paragonabili a quelli dei produttori giapponesi e coreani.

I costruttori europei, consapevoli della minaccia, stanno preparando il contrattacco. BMW presenterà al salone il nuovo SUV iX3, primo modello della gamma elettrica Neue Klasse, mentre Renault svelerà la sesta generazione della Clio. Mercede punterà i riflettori sulla nuova GLC elettrica, e Volkswagen lancerà la ID.Polo EV, compatta a zero emissioni che arriverà nel 2026 con un prezzo d’attacco sotto i 25.000 euro.
Non sembra più essere il tempo dei concept da vetrina o dei modelli elitari, ma dei veicoli destinati al grande pubblico, pronti a confrontarsi direttamente con la strategia aggressiva dei marchi cinesi. L’epoca della compiacenza è finita: in Europa inizia una nuova fase della mobilità elettrica, con due blocchi industriali pronti a sfidarsi spietatamente.