La Porsche 911 è da sempre un’icona globale, sinonimo di prestazioni pure, lusso sportivo e design senza tempo. Tuttavia, nel corso dei decenni, la celebre coupé tedesca ha subito un’evoluzione fatta di crescita delle dimensioni e aumento di peso, al punto da spingere gli appassionati a porsi una domanda cruciale: e se la 911 tornasse a essere più leggera e fedele alle sue origini?
Una possibile risposta arriva dal designer ucraino Mykola Tarasenko, che ha immaginato una versione più compatta e scolpita della 911, capace di reinterpretare il mito in chiave moderna senza comprometterne l’anima.

Il suo concept propone proporzioni ridotte rispetto alla generazione attuale (la 992), restituendo alla vettura un’aria grintosa, slanciata e autenticamente sportiva. Il design presenta un frontale e un posteriore più verticali, in omaggio alle linee essenziali delle prime generazioni. I fari rotondi, tratto distintivo di tutte le 911, sono stati valorizzati da eleganti luci LED diurne. La griglia anteriore nera, più marcata, enfatizza l’aggressività del look. I passaruota larghi e scolpiti accentuano la sportività del profilo, mentre nella versione Turbo, l’ampio spoiler fisso posteriore richiama il passato racing del marchio. Completano il retro una barra luminosa a tutta larghezza e scarichi più contenuti, armonizzati con una carrozzeria a trazione integrale.

Questo studio di design dimostra che una 911 più compatta potrebbe non solo recuperare lo spirito originale, ma anche offrire vantaggi concreti. Impossibile non pensare a una riduzione del peso, per una dinamica di guida più reattiva, una maggiore efficienza energetica, fondamentale per modelli elettrici o ibridi e, in definitiva, un design più mirato, per una migliore visibilità e controllo.

In un’epoca in cui Porsche guarda con decisione all’elettrificazione della gamma, una 911 più snella e tecnologica potrebbe diventare il ponte perfetto tra tradizione e mobilità sostenibile.
Il concept di Tarasenko non è solo un esercizio stilistico, a questo punto. Si tratta di una provocazione intelligente che potrebbe ispirare Porsche a ripensare la filosofia costruttiva delle prossime generazioni.