In Italia si comprano solo auto usate termiche: no all’elettrico

Ippolito Visconti Autore News Auto
Auto nuove giù, auto usate molto su.
auto usate

Il mercato del nuovo affoga in Italia, con le costosissime auto elettriche detestate e lasciate marcire nei piazzali: si comprano solo auto usate termiche. Torna in crescita a doppia cifra in luglio 2024 il mercato delle auto di seconda mano: +12,2% nel mese a 457.070 trasferimenti di proprietà rispetto al 2023, un livello inferiore del 4,5% rispetto al 2019. I trasferimenti netti aumentano del 13,3% e le minivolture del 10,8%. Nei primi 7 mesi la crescita si attesta al +9,2% su gennaio-luglio 2023 con 3.183.457 passaggi complessivi (-3,6% sul 2019, dati Unrae).

Diesel, ti amo

A luglio il diesel ricopre sempre  la prima posizione fra le motorizzazioni preferite nel mercato dell’usato, seppur in calo di ben 3,8 punti con il 45,5% di quota (al 45,4% nei 7 mesi). Gli italiano amano l’auto pratica, comoda, facile. No all’elettrico con la scomodità delle pochissime colonnine, con elettricità stellare e tante stazioni scollegate che fanno perdere la pazienza.

Elettrica? Neppure usata, per carità

Al secondo posto il motore a benzina al 37,6%. Le ibride occupano la terza posizione con l’8,1%, poi il Gpl (al 4,7% nel mese). Il metano si posiziona al 2,1%, mentre i trasferimenti netti di auto BEV e plug-in pesano rispettivamente lo 0,9% del totale. Micro nicchia elettrica ridicolissima pure nell’usato: segno che il full electric non lo vogliono neppure sentire nominare. 

usata

Auto di quanti anni

La quota dei trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di anzianità perde 3,4 punti, pur rappresentando comunque il 47,2% del mercato. Cercasi vettura auto diesel e anzianotta, per risparmiare. In calo di oltre 1 punto la quota delle auto da 4 a 6 anni (al 12,0% nel mese). Sale al 17,4% la quota delle auto da 6 a 10 anni, cresce di poco quella delle auto da 2 a 4 anni e di 1,4 punti la quella delle auto da 1 a 2 anni. Guadagna 0,9 punti la share delle vetture più fresche da 0 a 1 anno. Il dato che balza all’occhio: i trasferimenti di vetture fino a 4 anni di anzianità salgono dal 20,3% di luglio 2023 al 23,3% attuale, guadagnando 3,0 punti.

In calo di 0,6 punti gli scambi tra privati/aziende, al 55,2% di tutti i passaggi di proprietà. Lieve discesa da operatore a cliente finale, al 40,1% nel mese. In crescita gli scambi provenienti da Km 0 (3,9%), mentre rimangono stabili quelli provenienti dal noleggio. Lombardia al 16%, super protagonista, e al secondo il Lazio al 9,9%. 

Morale: vettura vecchiotta, termica, con poca tecnologia

Se il lavoro andasse a gonfie vele, se girassero soldi, gli italiani comprerebbero auto nuove. Elettriche purché con tante colonnine, prezzi bassi della ricarica, massima facilità per fare il pieno come una macchina a benzina o diesel. Ma il lavoro manca e di denaro non ne circola. Allora, si punta su auto vecchiotte, termiche, con poca tecnologia (no Adas evoluti). Ecco perché una Casa cinese non apre una fabbrica di veicoli elettrici in Italia: non c’è domanda. E potremmo diventare importatori di mezzi vetusti.

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