BYD, il gigante dell’industria cinese dei veicoli a nuova energia, ha messo il turbo nel suo piano di espansione in Arabia Saudita. Dopo aver fatto il suo ingresso ufficiale nel Paese nel 2024, l’azienda mira a triplicare i propri punti vendita entro il 2026, passando da tre a dieci showroom.
L’obiettivo (non poco ambizioso) di BYD è quello di superare le 5.000 unità elettriche vendute nel corso del prossimo anno. Questa mossa strategica evidenzia la crescente attrattività del mercato automobilistico saudita per i principali costruttori internazionali.
Nonostante oggi le auto elettriche rappresentino appena l’1% delle nuove immatricolazioni nel Regno, la situazione sta cambiando rapidamente grazie alla forte spinta delle autorità locali verso una transizione post-petrolifera. Il Public Investment Fund saudita sta investendo pesantemente nella mobilità sostenibile, supportando brand emergenti come Ceer e Lucid Motors, e promuovendo la creazione di una capillare rete di ricarica nazionale. Questo ecosistema in evoluzione ha attirato anche colossi come Tesla, Geely e Great Wall Motors, pronti ad accaparrarsi una fetta di un mercato dal potenziale enorme.
Il debutto lampo di BYD e l’apertura dei primi showroom Tesla a Riyad sono segnali inequivocabili, la gara per la leadership elettrica nel Medio Oriente è appena iniziata. La crescente concorrenza influenzerà non solo le strategie di prezzo, ma anche i margini operativi delle case automobilistiche, rendendo il mercato saudita uno dei più dinamici al mondo.
In prospettiva, l’Arabia Saudita vuole diventare un hub regionale per la mobilità elettrica, favorendo investimenti esteri, innovazione tecnologica e una maggiore diversificazione economica. L’area, dunque, vedrà certamente un momento di forte crescita della presenza di grandi nomi dell’industria auto elettrificata a caccia di un nuovo interessante mercato dove fare breccia. Se questo piano ambizioso avrà successo, il Regno potrebbe ridefinire il futuro della mobilità nell’intera area MENA, trasformandosi da Paese esportatore di petrolio a pioniere della sostenibilità elettrica. Un gran bel salto.
