La mappa dei nuovi incentivi auto che partono il 10 gennaio, ecco la guida

giacomo mazzarella
incentivi auto

Nuovi incentivi auto al via ed in partenza da domani 10 gennaio. Questa la novità che molti italiani attendevano per quanto riguarda il settore delle automobili. Ma sono incentivi che non solo i contribuenti aspettavano. Anche le case costruttrici e tutto l’indotto attendeva con ansia questa novità dal momento che si tratta di un settore in grave crisi. Prima la pandemia, poi la carenza della componentistica e infine la guerra in Ucraina hanno portato a questa situazione di crisi non certo secondaria. E le statistiche non mentono.

Il settore auto in crisi, ecco i dati eloquenti

Il 2022 nel settore delle auto si è chiuso con un calo di circa il 10% in fatto di vendite e di mercato, rispetto al 2021. Ma parliamo del 2021 che è stato un anno in cui la crisi per via dell’emergenza pandemica non era certo di poco conto. Se andiamo a ritroso nel tempo e andiamo indietro all’ultimo anno “normale”, cioè quello prima della pandemia (il 2019 ndr), il calo è stato superiore a 30 punti percentuali. Non è certo una cosa strana che la crisi economica abbia colpito il settore. Non esiste settore che sia stato immune da crisi e cali delle vendite. Il mercato globale ne ha risentito ew continua a risentirne. E come rilanciare un settore in crisi? favorendo gli acquisti. E se nel settore edile per esempio, hanno pensato al Superbonus 110%, nel settore delle auto gli inventivi la fanno sempre da padrone.

Nemmeno le auto elettriche immuni dalla crisi

Le difficoltà del settore delle auto è stata forse accentuata anche dal fatto che siamo di fronte al cambio di un’epoca. Infatti il settore delle auto si trova alle porte del passaggio dai propulsori endotermici, cioè dai classici motori a benzina e diesel, ai motori elettrici. Ma rispetto agli ultimi anni il calo del mercato, paradossalmente ha interessato pure le auto elettriche. Stando quanto si legge sul Sole 24 Ore infatti, la crisi ha colpito soprattutto l’Italia che rischia di essere il fanalino di coda dei Paesi dell’area UE. Pare che per la Penisola il 2022 ha rappresentato il peggiore anno degli ultimi 50 anni. Con esattamente 1.316.702 immatricolazioni, il calo registrato sul 2021 è stato del 9,7%, perché le nuove immatricolazioni furono 1.444.422. Ma nel 2019, prima della pandemia, le nuove immatricolazioni furono pari a 1.728.830. In questo caso il calo è stato del 31,3%.

La quota del mercato per le auto elettriche è negativa

Eppure, proprio a seguito della pandemia gli incentivi per le auto, soprattutto quelle elettriche non erano certo mancati. Ma come si evince dalle statistiche della nota associazione delle concessionarie di autovetture,  “Federauto“, le auto elettriche hanno perso mercato. Sono scese in 12 mesi dal 4,6% come fetta di mercato, al 3,7 del 2022. E gli altri Paesi Europei come il nostro, non hanno registrato un calo così rilevante. Evidentemente c’era bisogno di altro. Ed ecco che il nuovo esecutivo Meloni, non ha lesinato nuovi interventi a favore del mercato. E come detto, si tratta di nuovi incentivi che partiranno da domani 10 gennaio 2022.

I nuovi incentivi sulle auto, piattaforma al via dalle ore 10 del 10 gennaio 2022

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Via da martedì da martedì 10 gennaio ai nuovi incentivi sulle auto. La nuova misura introdotta dal governo per favorire il rilancio del settore, scatta da domani alle ore 10. Vengono di fatto aperte le porte alle prenotazioni. Bisognerà collegarsi alla piattaforma “ecobonus.mise.gov.it”, che come è evidente, è una piattaforma governativa. I bonus sotto forma di incentivi all’acquisto oltre che per le auto, riguarderanno anche le moto. Purché a basso impatto ambientale e quindi virtuose dal punto di vista delle emissioni inquinanti. Le dotazioni sono importanti e sono pari a 630 milioni di euro. A tanto ammonta lo stanziamento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tutte le concessionarie interessate a questa operazione potranno caricare le domande per accedere al contributo all’acquisto per i loro clienti.

La guida alla ripartizione dei 630 milioni di euro

Dei 630 milioni complessivi di fondi a disposizione, ben 190 milioni finiscono nel contenitore destinato alle auto e alle moto elettriche. Si tratta di veicoli con emissioni inquinanti basse che vanno nella forbice compresa da 0 a 20 Co2. In pratica, incentivo sull’acquisto da 5.000 euro per chi rottama un veicolo più inquinante, o 3.000 euro senza rottamazione. Per i veicoli ibridi (i cosiddetti plug in), si va da 4.000 euro con rottamazione a 2.000 euro senza rottamazione. I veicoli acquistati devono essere di categoria M1 da 21 a 60 come emissioni di Co2. Per i veicoli ibridi plug in dotazioni pari a 235 milioni di euro. E sono 150 i milioni destinati ai veicoli che come emissioni inquinati sono nella fascia da 61 a 135. In questo caso l’incentivo offerto è solo con rottamazione ed arriva a 2.000 euro di bonus. Gli incentivi non riguardano solo le persone fisiche. Infatti sempre sul Sole24 Ore si legge che degli stanziamenti, il 5% è dedicato anche agli acquisti effettuati da aziende e persone giuridiche. Il tipico esempio sono le società di autonoleggio o di car sharing. Infine, agevolazioni anche per ciclomotori e motocicli, o per furgoni e i  veicoli commerciali sia leggeri che fino a 12 tonnellate.

 

 

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