La nuova Lotus Eletre si prepara al lancio

Andrea Senatore Foto Autore
Lotus Eletre

Iniziano le vendite della nuova e inedita Lotus Eletre. Il primo SUV completamente elettrico del marchio britannico è pronto anche se non lo sarà immediatamente. L’azienda di Hethel ha aperto i registri delle prenotazioni per questo modello molto speciale che offrirà prestazioni sbalorditive e un’autonomia di 600 chilometri.

Aperti gli ordini per acquistare il SUV Lotus Eletre

La scorsa primavera Lotus ha presentato una delle sue grandi novità, una delle più importanti nella storia dell’azienda che sta attraversando anche momenti più dolci, grazie al notevole sostegno finanziario di Geely. Il colosso asiatico ha garantito la sua sopravvivenza e una trasformazione radicale grazie all’elettrificazione totale.

La nuova Lotus Eletre è il primo SUV del marchio ed è anche il primo di una nuova gamma di modelli 100% elettrici, senza alcuna possibilità di optare per una versione a combustione tradizionale. Il nuovo modello Lotus ha seri argomenti per dare serio filo da torcere ai rivali tedeschi nella sua categoria, con un design all’avanguardia dentro e fuori.

Lotus Eletre
Lotus Eletre

Lotus Eletre nasce da una piattaforma completamente nuova con pavimento piatto e potenti motori elettrici che generano una potenza massima di almeno 600 CV, con i quali riesce a raggiungere i 100 km/h in soli 2,95 secondi.

I motori elettrici sono alimentati da una batteria tra gli assi che, grazie ai suoi 100 kWh di capacità, avrà un’autonomia massima di oltre 600 chilometri, ricaricando energia per 400 chilometri in soli 20 minuti.

Il brand non ha specificato l’autonomia e le specifiche per l’Europa, secondo il ciclo WLTP, cosa che farà tra poche settimane, e comunicherà anche il prezzo, che non dovrebbe essere sotto i 120.000 euro.

Ma quello che ha fatto è stato aprire i registri delle prenotazioni per la Lotus Eletre, anche in assenza di questo importante dettaglio. Per ora hanno accesso solo i clienti provenienti da Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Svizzera, che dovranno versare una caparra di 2.500 Euro, rimborsabile in caso di cancellazione.

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