Nel marzo 2011, quando Maranello presentò la Ferrari FF, il mondo dell’auto subì uno shock collettivo. Una GT a quattro posti con carrozzeria shooting brake e la trazione integrale? Sembrava un’eresia, eppure John Elkann ne rimase talmente stregato da ordinarne una versione talmente personalizzata da far sembrare le altre Ferrari delle semplici supercar “come tante altre” (ma non lo sono mai quelle del Cavallino).
Oggi, quell’esemplare unico è pronto a passare di mano, finendo drittissimo sotto il martelletto di un’asta che si preannuncia rovente. La configurazione scelta dall’attuale Presidente di Ferrari è, per usare un eufemismo, fuori dal comune. Non poteva essere altrimenti visto il manager d’alto livello di cui parliamo.

La carrozzeria brilla nello speciale Nuovo Blu, una tonalità di un’eleganza quasi aristocratica. L’abitacolo di questa Ferrari FF però riesce regalare la vera sorpresa. Dimenticate la solita pelle totale, poiché qui troviamo una delle rarità assolute dell’era moderna, ovvero sedili in tessuto blu. Un tocco di classe “vintage” impreziosito dai loghi del Cavallino ricamati sui poggiatesta, piping bianco a contrasto e inserti in fibra di carbonio Blu. È sportiva, è raffinata e, probabilmente, è più accogliente del divano di moltissime case.

Sotto il lungo cofano batte il motore V12 aspirato da 6,2 litri, un mostro di potenza gestito da un cambio a doppia frizione a sette rapporti. Grazie alla trazione integrale, la FF promette prestazioni da urlo e una fruibilità quotidiana sorprendente, a patto di non aver paura di sporcare i preziosi tappetini.
A proposito di utilizzo, il contachilometri segna poco più di 16.000 chilometri. Evidentemente, tra un consiglio d’amministrazione e l’altro, Elkann non ha trovato il tempo di portarla a fare molti giri “fuori porta” negli ultimi quindici anni.

Dopo il recente clamore per la speciale Ferrari Daytona, le aspettative per questa FF sono altissime. La vendita è prevista a Parigi nel 2026 e la stima oscilla tra i 220.000 e i 320.000 euro. La vettura sarà a breve immatricolata in Italia, pronta per chiunque voglia sentirsi “Presidente” per un giorno. Ma pur sempre con una tasca decisamente molto profonda.
