L’altra faccia delle auto cinesi: il costo nascosto che viene trascurato

Dietro l’apparente convenienza si nasconde una criticità importante: il deprezzamento accelerato dei veicoli cinesi.
MG in vendita MG in vendita

Negli ultimi anni, le automobili cinesi di nuova generazione stanno conquistando quote di mercato nei Paesi emergenti, grazie a un mix irresistibile di tecnologia all’avanguardia, design accattivante e prezzi ultra-competitivi. In questa rivoluzione a suon di prezzi accessibili e dotazioni stellari, però, non è tutto luccicante ed eccitante come sembra.

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Dietro l’apparente convenienza si nasconde una criticità importante: il deprezzamento accelerato dei veicoli cinesi sul mercato dell’usato. Un’analisi approfondita condotta recentemente in Vietnam ha messo sotto la lente d’ingrandimento il marchio MG, gestito dal colosso automobilistico cinese SAIC Motor, evidenziando come alcuni modelli abbiano perso valore in modo significativo nel giro di soli due anni, dal 2022 al 2024.

MG hs, tra le auto cinesi
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I dati parlano chiaro, in ordine: MG HS con -33%, MG5 con -27% ed MG ZS con -24%. Queste percentuali di svalutazione risultano ben più elevate rispetto a quelle di concorrenti giapponesi e sudcoreani. Per fare un confronto, la Kia K3 vede un -19%, la Hyundai Creta e la Tucson a -17%, i modelli Toyota solo il -10% e -12%. Le case automobilistiche nipponiche, forti di un’affidabilità consolidata e di una domanda stabile nel mercato secondario, dimostrano una resistenza superiore alla svalutazione.

Tra i fattori che incidono sul rapido deprezzamento delle auto cinesi troviamo senza dubbio gli sconti aggressivi sul nuovo, che abbassano la percezione del valore futuro. C’è una fiducia ancora fragile da parte dei consumatori, nonostante il miglioramento di design e qualità e non si può ignorare la sovrabbondanza di offerta, con numerosi marchi entrati in contemporanea ad affollare il mercato.

concessionario auto usate

Esistono però delle eccezioni. Il Beijing X7 di BAIC, ad esempio, ha registrato una svalutazione contenuta al 12%, grazie alla scarsa disponibilità e all’elevata richiesta nell’usato, dimostrando che, con un corretto posizionamento e una percezione di qualità elevata, anche un’auto cinese può mantenere un buon valore residuo. Nel 2024, in Vietnam sono state vendute oltre 494.000 vetture, con 13 marchi cinesi attivi, 7 dei quali presenti da meno di un anno. La penetrazione delle auto cinesi è dunque in forte ascesa, ma i potenziali acquirenti dovrebbero valutare attentamente l’impatto economico alla rivendita. Una lezione che potremmo dover imparare a caro prezzo anche in Occidente?

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