L’anti-Tesla viene dall’Europa? Boom elettriche

M Magarini
La Tesla potrebbe non dettare più così legge nelle auto elettriche in futuro: un marchio premium europeo promette di infastidirla
BMW i4

Il gruppo BMW vola nelle elettriche. È quanto emerge dai dati di immatricolazione relativi al secondo trimestre del 2023. La potenza tedesca ha saputo costruire un portafoglio prodotti di elevato profilo, formato da modelli di alta qualità, sia dal punto di vista estetico sia sotto il piano meccanico. Ormai è in quella direzione che il mercato si sta indirizzando, con il bando posto dalla Commissione Europea sui veicoli a combustione interna dal 2035 in poi.

Gruppo BMW scatenato nelle elettriche

BMW i4

In totale, il gruppo BMW ha venduto 626.726 auto ad aprile-giugno 2023, l’11,3 per cento in più dello stesso periodo dello scorso anno. Nel semestre ha, invece, maturato una crescita del 4,7 per cento. Il miglior rendimento è proprio del brand capogruppo, con 553.369 targhe ad aprile-giugno, l’11,5 per cento rispetto al 2022. In merito al semestre, lo sviluppo è stato del 5,4 per cento.

Sorridono pure gli alti responsabili di Mini (sempre del BMW Group), date le 71.816 vetture piazzate, in aumento del 10,2 per cento. Unica nota stonata la flessione sua e di Rolls-Royce nel semestre, rispettivamente dello 0,2 e dello 0,3 per cento.

La perdita di smalto della RR è dipesa perlopiù dallo stop alla fabbricazione di Dawn e Wraith. Consola lo score di una new entry: la Spectre, capace di superare le più rosee aspettative della vigilia. Lo dimostra un fatto: chi la ordina ora non la riceverà prima del 2025. L’entusiasmo innescato dalla prima bev targato Rolls-Royce potrebbe fungere da stimolo per un’ulteriore proposta a zero emissioni nel prossimo futuro.

I vertici di BMW accolgono con favore gli 88.289 veicoli elettrici che hanno trovato acquirente, in incremento del 117,5 per cento sul 2022. Quelli dell’intero semestre sono stati 152.936, cioè il 101,5 per cento in più. Meno intenso, ma comunque positivo il computo totale di plug-in hybrid e delle full electric. In termini assoluti gli ordini evasi sono stati 134.982 nel secondo trimestre, corrispondenti a un più 42,4 per cento. Da gennaio ad aprile ne sono, invece, stati soddisfatti 245.468, pari a un più 33,1 per cento.

Il territorio maggiormente foriero di soddisfazioni del gruppo BMW è il continente asiatico, con 260.481 auto vendute, di cui 197.807 nella sola Cina. In seconda posizione si classifica l’Europa, guidato dall’eccellente rendimento tra le mura domestiche. Difatti, le immatricolazioni conseguite in Germania hanno avuto una crescita di ben il 22,5 per cento.

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