L’UE ha finalmente compreso la minaccia per l’Europa rappresentata dalle auto cinesi

Andrea Senatore Foto Autore
L’Unione Europea ha deciso di mettere nel mirino le auto elettriche cinesi
Auto cinesi

L’UE avvierà un’indagine sui sospetti secondo cui la Cina ha concesso ingenti sussidi statali ai suoi produttori di auto elettriche, poiché l’Europa teme la capacità della propria industria di competere con i bassi prezzi della Cina. Il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato mercoledì 13 settembre l’avvio dell’indagine, affermando che il mercato mondiale è invaso da auto cinesi a buon mercato.

L’Unione Europea indaga contro le auto elettriche cinesi

“Il loro prezzo è mantenuto artificialmente a un livello basso a causa degli ingenti sussidi statali. Ciò distorce il nostro mercato. E poiché non accettiamo questa distorsione dall’interno, non la accettiamo nemmeno dall’esterno”, ha affermato il capo dell’esecutivo dell’UE nel suo discorso annuale al Parlamento europeo. Le indagini iniziano nonostante i timori di ritorsioni da parte della Cina. Questo è un segnale della crescente preoccupazione circa la capacità dei produttori europei di competere con l’industria cinese.

La Cina ospita numerosi produttori di auto elettriche, sostenuti da incentivi statali sia per l’industria che per gli acquirenti, e molte delle startup cinesi devono ancora imparare come generare profitti in modo coerente. Le case automobilistiche cinesi, tra cui BYD e Nio Inc., si stanno preparando a incrementare le vendite in Europa con una serie di modelli elettrici rivali che, in caso di successo, potrebbero sostituire le case automobilistiche tradizionali come Stellantis e Volkswagen.

Tuttavia, l’invasione continuerà poiché in Cina, le case automobilistiche cinesi sono sotto pressione a causa di un rallentamento della domanda dei consumatori che sta alimentando un’aggressiva guerra dei prezzi.

BYD, che quest’anno ha sostituito Volkswagen come marchio automobilistico più venduto in Cina, ha ampliato la sua presenza in circa 15 paesi in Europa. Il suo crossover Atto 3 è diventato l’auto elettrica più venduta in Svezia a luglio. L’azienda prevede di offrire più nuovi modelli in Europa.

Nell’ambito dei suoi obiettivi climatici per ridurre le emissioni, l’UE ha introdotto il divieto di automobili con motori a combustione interna a partire dal 2035. Quest’anno, il blocco ha temporaneamente rivisto le sue regole sugli aiuti di Stato per contrastare i massicci sussidi provenienti dalla Cina, in particolare nelle tecnologie verdi.

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L’UE è particolarmente preoccupata per le pratiche economiche della Cina e invita Pechino ad aprire il suo mercato per riequilibrare le relazioni commerciali bilaterali. L’indagine sulle auto elettriche cinesi è una vittoria per il governo francese, che da tempo mette in guardia contro un afflusso di veicoli provenienti dalla Cina che sostituiranno le tradizionali auto europee.

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