Magneti Marelli: commesse Stellantis in scadenza, preoccupazione per il futuro

M Magarini
La produzione di componenti per il Ducato di Stellantis continuerà fino al 2028, ma il futuro di Magneti Marelli (Sulmona) è incerto
Magneti Marelli

La notizia che Magneti Marelli continuerà a produrre componenti per il furgone modello Ducato di Stellantis fino al 2028 è stata accolta con un sospiro di sollievo dai lavoratori e dalle loro famiglie. Lo stabilimento, che annovera oltre 650 dipendenti, costituisce un’importante fonte di occupazione per la Val di Sangro e la sua chiusura avrebbe avuto un impatto devastante sul territorio.

Magneti Marelli: tante ipotesi, nessuna certezza per il post 2028

Fiat Ducato Miglior base camper 2023

Tuttavia, l’incontro andato in scena presso la sede di Confindustria a Roma ha generato delle nuove preoccupazioni. Infatti, la società ha annunciato di non essersi aggiudicata la gara per l’architettura large di Stellantis; di conseguenza, la fabbrica di Sulmona perderà delle commesse. Le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Uglm hanno commentato rammaricate la notizia. L’impiego degli ammortizzatori sociali potrebbe riprendere a giugno, in ragione di un leggero calo dei volumi delle previsioni di budget. 

Attualmente, Magneti Marelli ha davanti a sé delle sfide proibitive. Innanzitutto, bisogna capire come affrontare la questione delle commesse ridotte. L’azienda avrà il compito di riceverne altre per compensare la perdita di fatturato. In aggiunta, il ventilato ricorso agli ammortizzatori sociali costituisce un segnale di difficoltà. Quando in ballo ci sono i destini di intere famiglie è naturale essere allarmati, alla luce peraltro dell’importante contributo nell’economia del territorio, dove Magneti Marelli costituisce uno dei capisaldi. Infine, la scadenza delle scommesse per il Ducato nel 2028 rappresenta un’incognita.

All’impresa toccherà negoziare dei nuovi contratti con Stellantis per garantire la continuità produttiva del complesso. Benché i recenti sviluppi invitino a tenere la guardia alta, sarebbe sbagliato ritenere la partita già persa. Dei margini di manovra permangono e spetterà ai responsabili della fabbrica adoperarsi affinché vengano gettate delle fondamenta importanti in ottica futura. Con la nascita di Stellantis, frutto della fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe, si sono fatte largo delle sfide inedite, e prenderne atto è il primo passo.

Fiat Ducato

Allo stesso modo, accettare il cambio di paradigmi, in piena transizione energetica, è vitale. D’ora in poi il gruppo aumenterà la tiratura di veicoli a batteria e fornire delle risposte adeguate, in termini di competenze e risorse, permetterà di andare incontro a una svolta meno traumatica. In aggiunta, sarebbe opportuno per il Governo mettere in atto delle politiche industriali volte a favorire la competitività del Made in Italy e salvaguardare le occupazioni.

La vicenda di Magneti Marelli costituisce un esempio emblematico di un’evoluzione inevitabile, date peraltro le direttive degli organismi comunitari. Il bando dei mezzi endotermici nel 2035 impone una scossa, e lo stesso vale in merito ai centri di Stellantis stessa, tra cui Mirafiori. In risposta all’ennesimo stop dei turni, gli operai e gli impiegati dell’impianto piemontese terranno uno sciopero il prossimo 12 aprile.

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