Maserati: un 2023 da dimenticare

M Magarini
Il 2023 è stato un anno da dimenticare per Maserati con una netta riduzione delle vendite: cosa non ha funzionato
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Maserati è chiamata al riscatto. La Casa modenese viene da un 2023 parecchio complicato, chiuso con un allarmante calo delle vendite del 49% rispetto all’anno precedente. In quel di Torino, dove vedono la luce i modelli GranTurismo, GrsanCabrio, Levante, Ghibli e Quattroporte, le unità assemblate sono state appena 8.680. Molto deludente, specie se lo rapportiamo ai fasti del passato, quando, nel 2017, veniva fabbricati 55.000 esemplari.

Maserati: -49% delle vendite nel 2023

Maserati logo

Resta da capire quali sono state le cause del rendimento sotto le aspettative. Innanzitutto, benché l’emergenza sanitaria sia finalmente passata, i suoi effetti continuano a sentirsi. Questo attraverso la crisi dei semiconduttori, un componente tanto essenziale quanto difficile da reperire.

Sull’industria delle quattro ruote le difficoltà logistiche hanno avuto un impatto negativo, decisamente pesante, provocando ritardi nelle consegne e un aumento dei prezzi. Come se ciò non fosse abbastanza, la guerra in Ucraina ha inasprito la situazione, da cui l’aumento dell’inflazione e il calo della fiducia dei consumatori. In buona sostanza, il quadro geopolitico e socioeconomico ha lasciato degli evidenti strascichi.

Per rimettersi sui binari giusti, Maserati pensa a lanciare nei prossimi mesi le versioni a batteria di Folgore, GT e GC. La famiglia allargata dovrebbe aumentare l’appeal di un brand storico, sinonimo di lusso e alte prestazioni.

Oltretutto, il rendimento registrato stona con il resto del gruppo Stellantis, capace di ben figurare complici le economie di scala. Dei problemi sembrano dipendere pure dalla convivenza forzata con Alfa Romeo. Benché l’azienda del Tridente debba occupare un gradino superiore della scala, alcuni progetti vengono condivisi e il fascino del Biscione è difficilmente eguagliabile.

Resta da vedere se il rafforzamento della gamma permetterà di compensare il fermo produttivo di Ghibli e Quattroporte. E, a proposito di Quattroporte, la variante a zero emissioni sarà fabbricata solo il prossimo anno, cioè un anno in ritardo. Ad avviso di Uliano occorre velocizzare le procedure perché volano troppo importante per l’economia del territorio.

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Stando al piano Dare Forward 2030, presentato dal CEO Carlos Tavares agli azionisti, Stellantis intende triplicare il peso delle nuove uscite nei segmenti premium e lusso. Secondo Uliano è essenziale metterlo in atto presso il complesso di Mirafiori, dal quale attualmente escono le Maserati e la Fiat 500e.

A tal riguardo, il sindacalista reclama l’assegnazione di un ulteriore modello su piattaforma full-electric con prospettive importanti. L’unica eccezione al calo di performance del marchio di Davide Grasso nel 2023 è la Grecale, fabbricata a Cassino, le cui vendite sono salite del 27%, per un totale di 3.640 unità.

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