Meyers Manx 2.0 Electric: il mitico Dune Buggy ora a batteria

Natale LiVecchi Autore Auto
M M Buggy Electric

Meyers Manx ritorna dopo 60 anni di inattività. Il popolare Dune Buggy che, negli Anni 80 e 90, è stato uno dei protagonisti dell’estate, torna con un tocco più moderno ma conservando la sua tipica essenza estetica. Perché il motore è stato completamente trasformato, scommettendo ora sulla sostenibilità e quindi sulla propulsione elettrica.

Sicuramente chiunque ricorderà l’iconico Dune Buggy Volkswagen che, con uno stile molto divertente e spensierato, popolava le spiagge di un tempo. È stato un vero protagonista delle estati, un modello capace di essere utilizzato con grande agilità sulla sabbia e che, in più di un’occasione, è dovuto venire in soccorso di alcune auto che si sono spinte troppo oltre e si sono poi incastrate. Questo era il Meyers Manx Dune Buggy che il costruttore tedesco aveva presentato per la prima volta nel 1964 per rimanere in produzione fino al 1971.

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Un modello che recentemente ha voluto recuperare convertito in una variante elettrica disposta sotto la denominazione della nuova famiglia di veicoli Volkswagen ID. ma che alla fine è stato scartato. Il che non è stato un problema per il Meyers Manx che, pur essendo inattivo da molto tempo, ha deciso di tornare a recuperare la sua collocazione più autentica, viste le riproduzioni non originali e le trasformazioni da kit speciali. Ora il costruttore è tornato presentando il Meyers Manx 2.0 Electric.

Meyers Manx 2.0 Electric: un classico buggy per puro divertimento

Il brand ha conservato lo stile iconico firmato Bruce Meyers, sebbene abbia aggiunto alcuni dettagli più moderni e parte anche del suo nuovo concept all’interno. Ad esempio, una nuova presa d’aria nella parte anteriore, mentre sono stati aggiornati anche i passaruota, anche se passano inosservati. Il contrario è vero nella parte posteriore, dove le luci posteriori ovali sono a LED e presentano un’illuminazione più profonda e attraente. Ha un tetto rigido smontabile e un interno con un cruscotto, adattato ai nuovi tempi, digitale ma che ricorda il passato con elementi circolari irrinunciabili.

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Sebbene l’anima del modello Volkswagen rimanga, le sue viscere sono molto diverse, perché non c’è nemmeno il motore boxer raffreddato ad aria posto sull’asse posteriore. Sono stati invece collocati due motori elettrici, uno per ogni ruota, e con l’inverter integrato in unità molto compatte, capaci di offrire una potenza massima di 202 cavalli per garantire il massimo divertimento.

Il Meyers Manx 2.0 Electric ha freni a disco su tutte e quattro le ruote e quelle posteriori hanno un sistema rigenerativo. Questo alimenta una batteria con due capacità, 20 e 40 kWh, per un’autonomia massima di 240 e 480 chilometri. Inoltre viene offerto un caricabatterie rapido con una potenza di 60 kW, rispetto ai 6 kW offerti da quello standard. Il Meyers Manx 2.0 Electric sarà presentata come assoluta novità alla Monterrey Motor Week, dove si apriranno gli ordini anche se la produzione in serie inizierà nel 2024. L’anno prossimo solo 50 unità saranno messe in lizza nel programma speciale “Meyers Manx Beta”, per testarne il funzionamento.

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