In un angolo dimenticato sotto un pino, ricoperta di aghi, polvere e muschio, giace, con tutte le lacrime del caso da parte degli appassionati davanti a questa scena, un’Alfa Romeo 33 Imola. Ferma da oltre vent’anni, l’auto sembrava ormai destinata al deterioramento totale, ma per un appassionato di restauro automobilistico rappresentava una sfida irresistibile.
Il progetto di Ego Reficio (letteralmente io restauro), un appassionato e meccanico YouTuber, si è articolato in due fasi, tutte raccontate attraverso due lunghi e approfonditi video che narrano la situazione della malcapitata Alfa Romeo 33. Questa amata italiana del 1992, prodotta fino al 1995, era equipaggiata con un motore boxer 4 cilindri da 1.351 cc, cambio cinque marce, potenza di 90 cavalli e una velocità massima che arrivava a circa 180 km/h.
Quella della nostra storia, però, è ben lontana da quei valori. Nella prima parte della “mission impossible” l’attenzione si è concentrata sull’abitacolo; nella seconda fase dell’analisi dell’Alfa, è toccato al cuore meccanico dell’auto battere di nuovo.

La pulizia degli interni di questa Alfa Romeo 33 rossa (un tempo) fiammante vede una vera e propria trasformazione da discarica a salottino italiano. L’interno dell’auto versava in condizioni pietose: sporcizia sotto il cielo dell’abitacolo, cruscotto invaso da polvere e tracce lasciate da roditori. Anche l’alloggio per l’avviamento risultava ossidato. Dopo aver rimosso detriti e oggetti inutili, è partita un’accurata fase di pulizia con acqua, detergente e sanificante. Plastiche sbiadite sono tornate lucide con spray lucidante, mentre il cielo dell’auto è stato spazzolato delicatamente. Una vera operazione di restauro estetico che ha riportato dignità agli interni.

Poi è arrivato il momento più emozionante per questa Alfa Romeo dimenticata, ovvero il lavoro meccanico. Dopo anni di inattività, olio motore, candele, pompa carburante e impianto frenante erano compromessi. Il primo passo è stato isolare l’alimentazione, scollegando la pompa elettrica per evitare che la vecchia benzina danneggiasse il sistema. Sono state sostituite le candele, il filtro dell’olio, e si è lubrificato il motore per un primo avviamento senza carico. Il motorino d’avviamento, anche se rumoroso, ha risposto bene dopo qualche tentativo. E quindi è potuto tornare (affaticato) il sound della mitica 33.

Anche l’impianto frenante ha richiesto interventi intensi: tubi ostruiti, ganasce incollate e pastiglie incrostate di ruggine. Alcune ruote erano bloccate, ma dopo aver ricevuto i componenti nuovi, per così dire, al posto di quelli danneggiati e spurgato l’aria, l’Alfa Romeo 33 era finalmente e incredibilmente pronta per la strada.

Nonostante pneumatici vecchi e componenti non ancora verificati come la distribuzione, l’Alfa ha risposto positivamente alla prova su strada. Il motore, inizialmente rumoroso, ha modificato il suo suono man mano che l’olio raggiungeva le testate. Alcuni dettagli, come il tachimetro non funzionante, rimangono da sistemare, ma l’obiettivo era chiaro: dimostrare che anche un’auto dimenticata per tanti (troppi) anni può tornare a vivere. Con tanta pazienza e passione, i miracoli diventano possibili.