Negli USA presto una decisione sulla richiesta di GM per le auto senza volante

Natale LiVecchi Autore Auto
C’è la volontà di mettere su strada auto senza volante, tanto che negli Stati Uniti si deciderà presto su una petizione di General Motors
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Se oggi sembra di averne già sentite di tutti i colori, i confini dell’immaginazione, e non, si spostano ogni volta di qualche metro. L’ultima possibilità è quella di mettere su strada auto senza volante, tanto che negli Stati Uniti i regolatori locali decideranno molto presto sulle prerogative espresse da una petizione presentata dalla “Cruise Self-Driving Technology Unit” di General Motors. L’importante Gruppo automobilistico americano ha infatti chiesto i necessari permessi per introdurre su strada un manipolo di circa 2.500 veicoli a guida autonoma ogni anno, privi di ogni possibilità di controllo umano; è almeno questo ciò che ha ammesso nei giorni scorsi un alto funzionario della sicurezza automobilistica statunitense.

La petizione, già depositata a febbraio dello scorso anno, chiede l’approvazione da parte del governo statunitense per la distribuzione annuale di auto senza volante, senza specchietti, ma anche senza indicatori di direzione o tergicristalli. Una condizione che ha portato l’amministrazione ad interim della locale National Highway Traffic Safety, Ann Carlson, ad emettere una decisione che sarà espressa nelle prossime settimane. Secondo Carlson, la questione centrale relativa alla possibilità di far circolare su strada auto senza volante, ovvero non guidate da essere umani “ma da computer”, rientri nella disponibilità di far rispettare gli standard di sicurezza che riguardano i tradizionali “conducenti umani”. Anche in relazione alla mancanza degli specchietti, dei tergicristalli e altri elementi che mancheranno a bordo di queste auto.

General Motors non ha ancora commentato le recenti dichiarazioni legate all’introduzione su strada delle auto senza volante

La “Cruise Self-Driving Technology Unit” oggi offre un servizio limitato, di questo tipo, a San Francisco. Lì utilizza una piccola flotta di Chevrolet Bolt che utilizzano una tecnologia di guida autonoma senza conducente. Ora la volontà di General Motors è quella di mettere su strada il veicolo Origin che è essenzialmente un’auto senza volante.

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Il veicolo Cruise Origin a guida autonoma di GM

Già nel 2018 General Motors aveva presentato una petizione all’NHTSA per ottenere un consenso utile a realizzare una vettura realizzata su base Chevrolet Bolt senza volante o pedale del freno, da adoperare lungo le strade degli Stati Uniti. Nel 2020, però, il Gruppo aveva ritirato la petizione dopo che l’agenzia di regolamentazione statunitense non aveva intrapreso alcuna azione a tal proposito.

L’NHTSA può anche esentare i veicoli autonomi per scopi di ricerca e dimostrativi. Carlson ha affermato che l’agenzia sta cercando di istituire un nuovo programma che “fornisca ulteriore trasparenza sulla sicurezza e l’implementazione dei veicoli autonomi, garantendo al pubblico che NHTSA sta supervisionando sull’implementazione di tali veicoli sulle strade pubbliche”. Il Congresso Americano ha discusso per anni se approvare una legislazione sulle auto a guida autonoma e una sottocommissione della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti sta pianificando un’udienza alla fine di questo mese di luglio sullo stesso tema.

Nel 2017, la Camera ha approvato una legislazione per accelerare l’adozione di auto a guida autonoma, impedire agli stati di stabilire standard di prestazione ed espandere il numero di veicoli che potrebbero essere utilizzati sfruttando eventuali esenzioni, ma la misura non è mai stata approvata dal Senato.

Lo scorso dicembre la stessa NHTSA ha avviato un’indagine formale sulla sicurezza del sistema di guida autonoma nei veicoli prodotti dalla Cruise Self-Driving Technology Unit di General Motors, subito dopo la segnalazione di due feriti derivanti da alcuni tamponamenti. L’NHTSA ha affermato che i veicoli della Cruise Self-Driving Technology Unit “possono impegnarsi in frenate brusche in modo inappropriato o rimanere immobilizzati”. Una serie di precedenti che difficilmente porteranno all’approvazione delle prossime auto senza volante. Vedremo.

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