Noleggio auto boom in Italia nel secondo trimestre 2025

Il noleggio sfiora quota 35% delle immatricolazioni nazionali nel 2° trimestre 2025.
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Mentre i privati scappano dalle concessionarie auto per il caro prezzi dovuto al Green Deal UE 2019, in Italia è noleggio boom nel secondo trimestre 2025. L’analisi condotta da Aniasa (Associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use) e dalla società di analisi di mercato Dataforce registra un trend di crescita positivo per le immatricolazioni a noleggio di macchine e commerciali leggeri: +10,4%, a fronte di un totale che arretra del 5,9%. La quota del noleggio è del 34,67%.

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Noleggio captive exploit

Il buon andamento delle immatricolazioni del noleggio a lungo termine è dovuto esclusivamente alle società captive: dei Gruppi auto. Che quest’anno hanno compiuto un balzo in avanti delle targhe (+65%), seguendo le strategie commerciali dei brand automobilistici di appartenenza, molto mirati su questo canale. È un po’ come le finanziarie captive, del Gruppo.

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Perché il successo delle captive? L’indagine non lo dice. Si possono fare ipotesi: il rapporto fra qualità e prezzo. Fanno gola i pacchetti integrati che rendono il noleggio una soluzione competitiva, magari con condizioni che i clienti reputano più vantaggiose rispetto a quelle degli operatori indipendenti.

Per gli altri operatori del mercato del lungo termine il risultato del 2025 è in ritardo rispetto all’anno scorso (-16%). Perdurano anche le difficoltà del comparto dei veicoli commerciali leggeri in ambito noleggio a breve termine, che fa segnare un -30% nel secondo trimestre. Il noleggio a lungo termine ha targato da aprile a giugno 116.860 auto e veicoli commerciali, raggiungendo una quota di mercato del 25,26% (in crescita sul primo trimestre); il noleggio a breve termine, invece, tocca le 43.524 unità, conquistando una quota di mercato del 9,41% (anch’essa in aumento). 

Guaio fringe benefit

Comunque, il noleggio è penalizzato dalla normativa sul fringe benefit che sta ancora spingendo le aziende clienti a rinviare il rinnovo delle flotte per non incorrere nelle nuove, più pesanti, aliquote. “Auspichiamo che nell’ambito dei lavori che partiranno nelle prossime settimane per il documento programmatico della legge Bilancio 2026 si riveda questa normativa che, come previsto, frena il ruolo del noleggio di acceleratore del rinnovo del parco veicoli, con effettivi negativi in termini di sicurezza dei mezzi e di riduzione delle emissioni. Senza contare l’impatto su un mercato dell’auto che vede già una consistente frenata degli acquisti da parte dei privati”, ha commentato il presidente Aniasa Alberto Viano.

Volkswagen Tiguan

I modelli preferiti nel noleggio: classifica con sorpresa

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La Fiat Panda si conferma leader incontrastata nel primo semestre del 2025 per il noleggio a lungo termine, nonostante un leggero calo. Nel secondo trimestre, emerge un nuovo leader, con un sorpasso significativo della Volkswagen Tiguan (foto su).

  1. Volkswagen Tiguan: 3.658 targhe (+33,6%)
  2. Fiat Panda: 3.424 unità (-56,5%)
  3. BMW X1: Posizione tra 2.700 e 3.200 unità (+42,8%)
  4. Citroen C3: Posizione tra 2.700 e 3.200 unità (+50,7%)
  5. Renault Clio: Posizione tra 2.700 e 3.200 unità (+39,8%)

Classifica noleggio lungo commerciali leggeri

  1. Fiat Doblò: immatricolazioni più che raddoppiate
  2. Fiat Ducato: (+17,3%)
  3. Fiat Scudo: (+269%)
  4. Ford Transit: (+20,5%)
  5. Fiat Panda: (+14,5%)

La nostra opinione

Hai un attaccante fenomenale in grado di segnare 100 gol a stagione: il noleggio. Eppure gli dai poco spazio, lo fai giocare fuori ruolo. Questa la nostra metafora perfetta per la situazione del noleggio auto in Italia, in grado di risolvere mille problemi e di favorire il passaggio all’elettrico. Perché mai venga osteggiato con un fisco oppressivo era, è e resterà per sempre un mistero italico.

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