Auto elettrica zombie nel mondo dopo la batosta tasse USA: vive solo in Cina

Addio sconti fiscali alle elettriche per volontà di Trump negli States: legnata alle vendite, già depresse in UE.
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Ormai l’auto elettrica è uno zombie che gironzola per il mondo, dopo la legnata USA: vive e prospera solo in Cina, superpotenza proiettata nel futuro. Scadono infatti le agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici negli Stati Uniti, come da promessa elettorale di Trump, che ha il brutto vizio – altrove sconosciuto – di rispettare gli impegni, ritenuti giusti o sbagliati che siano. L’ampia legislazione fiscale e di bilancio approvata dal Congresso prevede la scadenza, il 30 settembre, dei crediti d’imposta di 7.500 dollari per l’acquisto o il leasing di nuovi veicoli elettrici, nonché di un credito di 4.000 dollari per i veicoli elettrici usati, che hanno contribuito ad aumentare le vendite di veicoli ecologici negli ultimi anni, riporta la Reuters.

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Sono stati dolori per Stellantis

Il Congresso USA ha approvato per la prima volta un credito d’imposta di 7.500 dollari per i veicoli elettrici nel 2008, che è stato gradualmente eliminato dopo che i produttori hanno raggiunto i 200.000 veicoli. Il credito è stato esteso nel 2022 per coprire i veicoli in leasing e il limite massimo per produttore è stato rimosso. Separatamente, le Case automobilistiche statunitensi trarranno significativi benefici dal disegno di legge finale che elimina le sanzioni per il mancato rispetto dei requisiti di risparmio di carburante medio aziendale. L’anno scorso, Stellantis ha pagato 190,7 milioni di dollari di sanzioni civili per non aver rispettato i requisiti statunitensi in materia di risparmio di carburante per il 2019 e il 2020, dopo aver pagato quasi 400 milioni di dollari di sanzioni dal 2016 al 2019. GM aveva precedentemente pagato 128,2 milioni di dollari di sanzioni per il 2016 e il 2017. 

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Boom falso

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Dan Levy, analista automobilistico di Barclays, ha affermato che l’eliminazione graduale del credito d’imposta in meno di tre mesi significa che le vendite di veicoli elettrici aumenteranno significativamente grazie al “pre-acquisto“, poiché alcuni consumatori anticiperanno gli acquisti programmati in seguito, con forti cali nei mesi successivi. Uno studio dell’Università di Harvard, pubblicato a marzo, prevedeva che l’eliminazione dei crediti d’imposta per i veicoli elettrici avrebbe ridotto la penetrazione dei veicoli elettrici del 6% entro il 2030 e avrebbe fatto risparmiare al governo 169 miliardi di dollari in crediti d’imposta per i veicoli elettrici nell’arco di un decennio.

Nel disegno di legge finale, il Congresso ha eliminato una tassa annuale di 250 dollari per i veicoli elettrici destinata a coprire le riparazioni stradali, nonché l’obbligo per il servizio postale statunitense di vendere i suoi veicoli elettrici per le consegne.

Zero incentivi, guai per le zero emissioni

Come ovunque sul pianeta, con le elettriche care come il fuoco, senza incentivi la mobilità verde resta un sogno. L’Electrification Coalition, un gruppo di difesa dei veicoli elettrici, ha dichiarato: “Dato che i veicoli elettrici si assicurano una quota crescente del mercato automobilistico globale, è ovvio che il futuro dei trasporti sia elettrico; questo disegno di legge cede il ruolo dell’America in questo futuro alla Cina”. Dice il vero? Sì. Il Celeste Impero divora gli States in fatto di automotive del 2025, e per i prossimi 10 anni, a nostro giudizio.

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In quanto alla povera UE, nonostante un disperato doping di Francia e Germania con gli anomali artifizi di Parigi, sebbene le Case scontino a più non possono le elettriche per evitare le multe, la mobilità a corrente fa tenerezza con quel suo misero 15%. Destinato a crollare appena i governi transalpino e teutonico non metteranno più un euro: questo accadrà, in quanto ci sono varie emergenze sociali (vedi disoccupazione). L’Italia è totalmente fuori dai giochi, con un penoso 5%: qui va forte il mercato delle diesel usate, specie le over 10 anni al Sud dove Regioni e Comuni non impongono blocchi. 

Amico PHEV a benzina, aiutami tu

Per il 2025, BloombergNEF stima 22 milioni di auto elettriche e ibride plug-in (PHEV) vendute a livello globale, con un aumento del 25% rispetto al 2024. Sì: con le hybrid a benzina, ossia col termico, motore tradizionale. Occhio ai furbetti che oggi e in futuro sentenziano sulle targhe di full electric: in realtà, ad andare davvero bene sono le macchie PHEV a combustione.

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