Le prossime generazioni di Fiat Pandina e Fiat 500 continueranno ad essere prodotte in Italia. Finora i piani di Stellantis prevedevano la produzione della Pandina a Pomigliano d’Arco e della 500 a Mirafiori, ma nelle ultime settimane sono emerse voci di un possibile cambiamento di strategia. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, entrambe le city car, costruite sulla piattaforma STLA Small, potrebbero essere assemblate nello stesso stabilimento.
Fiat Pandina e nuova 500: la produzione potrebbe riunirsi a Mirafiori

L’ipotesi più accreditata è che Mirafiori possa diventare il nuovo polo produttivo comune, accogliendo sia la futura Fiat 500, disponibile in versione ibrida ed elettrica, sia la nuova Fiat Pandina, prevista per il 2028. Una scelta che, se confermata, garantirebbe la piena saturazione del sito torinese, ma lascerebbe aperta la questione del futuro di Pomigliano, per il quale Stellantis avrebbe già in programma altri modelli, ancora non annunciati ufficialmente.
La decisione finale spetterà all’amministratore delegato Antonio Filosa, che dovrà valutare se accorpare la produzione in un unico stabilimento o mantenere separata la produzione dei due modelli.
La Fiat Pandina sarà l’erede diretta dell’attuale Panda, un modello fondamentale per il marchio, chiamato a mantenere la leadership di Fiat in termini di volumi all’interno del gruppo Stellantis. Il nuovo modello adotterà un design completamente rivisto, ispirato alla Grande Panda, con proporzioni compatte e una lunghezza di circa 3,6 metri, simile a quella dell’attuale generazione.

La nuova Fiat 500, invece, rimarrà fedele alla stile del modello “attuale”, ma porterà importanti miglioramenti in autonomia, prestazioni e prezzo, tre elementi cruciali per rilanciare le vendite dopo un calo registrato nel periodo post-incentivi.
Se le indiscrezioni troveranno conferma, Mirafiori diventerebbe quindi uno degli stabilimenti più strategici per Stellantis in Europa, con una produzione continua e diversificata in grado di assicurare stabilità industriale e occupazionale per il prossimo decennio.
