Nuove auto senza radio, l’AGCOM lancia l’allarme sulla libertà di informazione

AGCOM invita il Parlamento a intervenire con una norma che imponga a tutti i costruttori automobilistici di integrare ricevitori radio.
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Nel pieno della trasformazione digitale che sta rivoluzionando anche il settore dell’automotive, l’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha sollevato una questione cruciale che riguarda il diritto all’informazione e la democrazia.

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L’ente regolatore ha infatti inviato una segnalazione ufficiale al legislatore, richiedendo con urgenza una legge che imponga alle case automobilistiche di mantenere l’accesso alla radio tradizionale (FM e DAB+) su tutti i nuovi modelli di veicoli.

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In un contesto in cui le vetture diventano sempre più tecnologiche e connesse, e i sistemi di infotainment basati su internet prendono il sopravvento, il ricevitore radio rischia di scomparire. Secondo l’AGCOM, però, questa “evoluzione” tecnologica non può ignorare l’importanza della radio analogica e digitale terrestre, che rappresenta ancora uno dei mezzi più capillari e inclusivi per informare i cittadini, soprattutto durante gli spostamenti.

L’eliminazione delle antenne radio non è una questione puramente tecnica o estetica, ma potrebbe generare gravi conseguenze. Su tutti, il “filtro” delle informazioni, dato che le piattaforme digitali propongono contenuti su misura, creando “bolle informative” che espongono gli utenti solo a opinioni già condivise. La radio, invece, offre programmi vari e imprevedibili, essenziali per formare uno spirito critico e una coscienza collettiva.

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Nelle aree rurali o scarsamente coperte da rete, la radio inoltre resta l’unico mezzo immediato e affidabile per la diffusione di informazioni urgenti. Accessibilità economica: la radio è gratuita e universale, mentre lo streaming comporta costi di abbonamento o dati mobili, creando disparità di accesso all’informazione.

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L’esclusione della radio, in ultima istanza, penalizza anche le emittenti pubbliche, come Rai Radio 1, 2 e 3, riducendo la capacità del servizio radiotelevisivo nazionale di raggiungere l’intera popolazione.

Per tutte queste ragioni, AGCOM invita il Parlamento a intervenire con una norma chiara che imponga a tutti i costruttori automobilistici, indipendentemente dal livello tecnologico dei veicoli, di integrare ricevitori FM e DAB+. Non si tratta di ostacolare l’innovazione, ma di garantire un equilibrio tra progresso tecnologico e diritto all’informazione.

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