Opel: ci sono problemi in Germania

La direzione e il consiglio di fabbrica di Opel nelle scorse ore hanno rilasciato una dichiarazione congiunta invitando la forza lavoro a essere riluttante a divulgare informazioni dell’azienda in pubblico. La ragione di ciò sono le dichiarazioni della forza lavoro e del sindacato IG Metall nel consiglio di fabbrica, secondo le quali ai dipendenti del centro di sviluppo sarebbe stato consigliato di cambiare lavoro. Per quanto riguarda i costi, inoltre a loro sarebbe stato minacciato un trasferimento in Marocco. Il Gruppo Stellantis, a cui Opel appartiene dalla fusione di PSA e Fiat-Chrysler dall’inizio dell’anno, sta cercando di ridurre le spese.

Opel sta affrontando una “serie di sfide”, secondo la dichiarazione firmata dal responsabile delle risorse umane Ralph Wangemann e dal presidente del comitato aziendale generale, Uwe Baum. In tali momenti “non è insolito che vi siano posizioni diverse tra le parti sociali”. Queste differenze di opinione dovrebbero essere “scambiate e negoziate nell’interesse di un buon dialogo sociale – internamente”.

“L’obiettivo delle discussioni dovrebbe sempre essere soluzioni buone e comuni. E: “Per questo è importante che le diverse posizioni siano condivise con i dipendenti senza che questo finisca in pubblico. L’annuncio pubblico di comunicazioni interne in pochi minuti non serve a questo scopo. Baum e Wangemann esortano la forza lavoro a “non condividere alcuna comunicazione interna della direzione e del comitato aziendale con il pubblico”.

Quasi due anni fa, Opel ha venduto parte del centro di sviluppo al partner strategico e fornitore di servizi Segula Automotive, così come la pista di prova di Rodgau-Dudenhofen. A quel tempo, ben 700 dipendenti sono stati trasferiti al fornitore di servizi. Segula ha quindi assunto rapidamente altre persone, ma ora sta tagliando dozzine di posti di lavoro. Motivo: troppo poco lavoro per la forza lavoro.

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