Ottimi dati per i veicoli commerciali Renault

Natale LiVecchi Autore Auto
Renault Kangoo ZE Concept

Renault Kangoo ZE ConceptIl 2018 è stato sicuramente un anno decisamente interessante per la divisione di Renault dedicata ai furgoni. I numeri sono assolutamente positivi visto che le quasi 620.000 consegne, che significano il 34% in più dei veicoli consegnati nel 2017, rappresentano il miglior risultato per la divisione veicoli commerciali della storia di Renault.

Pare però che Renault non voglia fermarsi, infatti annuncia ben quattro novità che potrebbero portare ulteriori conferme nei prossimi mesi e anni. Tra queste non manca il prototipo Renault Kangoo ZE Concept che rappresenta una proposta di stile utile ad anticipare la nuova versione del Renault Kangoo atteso per il 2020. Molto interessante risulta il frontale caratterizzato da fari sottili a forma di C che vengono direttamente integrati nella mascherina. La pulizia della fiancata è invece messa in atto con degli specchietti sottili e maniglie a filo carrozzeria.

Tuttavia riceve un aggiornamento anche il furgone medio Renault Trafic, vengono introdotti fari con luci diurne a LED, un nuovo rivestimento per il vano di carico e un sistema più sicuro per accedere a bordo senza utilizzare le chiavi. Inoltre vengono introdotti alcuni sistemi di sicurezza come il monitoraggio degli angoli ciechi. La motorizzazione invece è diesel 2.0 dCi da 120 e 170 cavalli.

Si aggiorna anche il Renault Master, il furgone grande della casa, con un frontale ora più moderno che integra luci diurne a LED. All’interno sono nuove la strumentazione, il volante e alcuni rivestimenti oltre al pomello del cambio e alla consolle centrale. Il rinnovamento interessa anche il pick-up Renault Alaskan sul quale vengono introdotti ora i freni a disco per le ruote posteriori, ruote con cerchi in lega da 17 pollici e frenata di emergenza disponibile anche sulla versione base.

Il cassone ora può arrivare a contenere un peso di 1,1 tonnellate che significano 126 o 147 chilogrammi in più della precedente generazione, grazie all’adozione di sospensioni posteriori a cinque bracci.

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