Pessima notizia per i nuovi incentivi auto 2024: batosta

I nuovi incentivi auto 2024 sono un incubo per gli italiani. Attesi a gennaio, l’8 maggio non si vedono per questioni misteriose, e ora arriva una batosta: il decreto Coesione toglie 60 milioni di euro dagli ecobonus 2024, elimina 20 milioni dal fondo per le colonnine domestiche, e fa fuori 250 milioni dalle risorse a supporto dell’automotive nel 2025. Sta tutto scritto nella Gazzetta Ufficiale. Quindi, se si parlava ieri di un miliardo per l’auto in totale col decreto Draghi 2022, adesso si parla di 750 milioni, mancando 250 milioni destinato alla filiera del settore l’anno prossimo. Chissà, magari poi giungerà qualche altra pessima news ancora, un’altra sottrazione di denaro da qualche fondo. Meno denaro sia ai consumatori come bonus, come sconti per comprare l’auto, sia alle Case, per vendere di più e meglio. Tecnicamente, meno risorse a domanda e offerta.

Incentivi, decide il Parlamento

La partita è aperta comunque. È un decreto del governo Meloni: la palla passa al Parlamento. O questo converte la norma in legge entro 60 giorni, o il decreto muore e si torna daccapo. Oppure passa con modifiche: quali? Non si sa.

Ma i bonus quando arrivano?

Stando a voci di corridoio, i tanto sospirati incentivi, ormai una telenovela stucchevole, arrivano il 21 maggio. Per poi essere sbranati in poche ore, specie quelli più gustosi e succulenti. Il Dpcm (decreto del presidente del Consiglio) ha l’ok dall’1 febbraio 2024 del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Ma la Corte dei conti deve dire sì. In caso affermativo, serve la piattaforma online Invitalia dove i venditori (concessionari) caricano le pratiche. In caso negativo, tutto crolla. Sarebbe l’ennesima beffa, se i giudici dovessero dire che non ci sono le risorse, le coperture. Il problema è che gli incentivi non si annunciano, si fanno in silenzio. Se li annunci, paralizzi il mercato. Se li annunci per cinque mesi, blocchi le vendite per cinque mesi.