Porsche 911 Safari: ormai è quasi nella sua veste definitiva

Natale LiVecchi Autore Auto
911 Safari

Dopo un duro lavoro, conseguenza di centinaia di ore investite con muletti adoperati sul circuito del Nürburgring, tocca ora ai prototipi di Porsche 911 Safari affrontare l’asfalto della pista tedesca per completare il programma di regolazioni e dinamica di guida. Queste nuove foto spia mostrano una evoluzione da crossover che caratterizza l’iconica sportiva tedesca.

Un anno fa i primi muletti di Porsche 911 Safari sono stati avvistati sul circuito del Nürburgring, prima in piena primavera con una configurazione molto semplice e successivamente in estate con un’evoluzione più importante. Ma restano quei muletti della prima fase dello sviluppo, che lo scorso inverno hanno subito una trasformazione più corposa visto che durante dei test praticati nel nord della Svezia si sono presentati con impostazioni più avanzate.

911 Safari

Queste nuove foto spia mostrano un ritorno sull’iconico tracciato tedesco, dove per la seconda volta sta mettendo alla prova tutte le regolazioni fatte fino ad oggi. La Porsche 911 Safari affronta quindi nuove prove ai massimi livelli, le stesse con cui si analizzano non solo le regolazioni del telaio, ma anche i valori prestazionali che devono essere almeno identiche a quelle di una Carrera 4S. Il modello mostra ancora un notevole livello di mimetizzazione, anche se l’apertura nel cofano anteriore rivela in maniera più chiara quella che potrebbe essere la collocazione stilistica del modello.

La Porsche 911 Safari dovrebbe essere ormai vicina al debutto

Le ultime protezioni in plastica nera che circondano i passaruota sono già quelle del modello di serie e non sono state nascoste, sebbene Porsche nasconda l’aspetto finale delle minigonne laterali, che dovrebbero avere la stessa finitura scura, piuttosto che il medesimo colore utilizzato per la carrozzeria. Il posteriore è praticamente nelle stesse condizioni, soprattutto il paraurti, molto mimetizzato e con parti che ne deformano l’aspetto finale, come gli elementi cubici disposti su entrambi i lati della targa.

911 Safari

Un dettaglio speciale che mantiene con le stesse unità viste nei test invernali è la colorazione dei cristalli posteriori che potrebbe suggerire che Porsche rinuncerà all’utilizzo dei sedili posteriori sulla Porsche 911 Safari come già fa nella variante ibrida. Una configurazione non confermata, ma neanche difficile da applicare. Nella stessa condizione troviamo la denominazione commerciale, che rimane un mistero, nonostante il fatto che “911 Dakar” suoni sicuramente molto forte. Soprattutto se ci atteniamo a un recente post di Walter Röhrl comparso sul suo profilo Instagram, che è stato rapidamente cancellato.

Nuovi dettagli che, pian piano, emergono da un modello che si basa sulla Porsche 911 Carrera 4S dotata già della trazione integrale e con una notevole altezza da terra in più, oltre all’escursione delle sospensioni completamente rivista. Anche il motore dovrebbe essere lo stesso, con il sei cilindri da 3,0 litri dotato di una potenza massima che raggiungerà i 450 cavalli, da trasferire sull’asfalto tramite un cambio automatico a otto rapporti. Un’edizione limitata che non tarderà a svelarsi, dopo aver superato due stagioni di test invernali e altre due sul circuito tedesco.

Foto, Motor.es

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