Quando la maggior parte dei costruttori automobilistici affronta il tema della sostenibilità, il discorso si concentra quasi esclusivamente su auto elettriche, pacchi batteria sempre più grandi e infrastrutture di ricarica. Porsche, però, sceglie un percorso controcorrente. Invece di archiviare definitivamente il motore a combustione, la casa di Stoccarda continua a investire sul carburante sintetico, puntando a trasformarlo in un’alternativa credibile alla benzina tradizionale.
Il progetto eFuel di Porsche nasce con un obiettivo preciso, ovvero quello di mantenere in vita la tradizione del sei cilindri boxer riducendo al minimo l’impatto ambientale.
Questo carburante è realizzato combinando idrogeno, ottenuto tramite elettrolisi dell’acqua con energia rinnovabile, e anidride carbonica catturata dall’atmosfera. Il risultato è un combustibile che imita la benzina fossile in tutto e per tutto, ma con un bilancio di CO2 quasi neutro. In pratica, la quantità di anidride carbonica emessa allo scarico è la stessa utilizzata per produrlo, dando vita a un circolo virtuoso che riduce le emissioni globali.

Porsche ha già messo in pratica questa visione finanziando un impianto pilota a Punta Arenas, in Cile, dove il vento costante fornisce energia pulita per la produzione. I primi litri di eFuel sono già stati impiegati in contesti reali, anche in competizioni sportive come la Porsche 911 GT3 Cup, dimostrando che non si tratta di un semplice esercizio teorico.
I vantaggi non mancano. L’eFuel può alimentare qualsiasi auto a benzina già esistente senza modifiche tecniche, sfrutta le stesse infrastrutture dei carburanti convenzionali e preserva l’esperienza di guida tipica dei modelli Porsche, con sound e dinamica inalterati. Inoltre, a differenza dei veicoli elettrici, non richiede nuove reti di ricarica o trasformazioni radicali nel parco auto circolante, che oggi conta oltre 1,4 miliardi di vetture a combustione interna.

I costi di produzione, però, sono ancora proibitivi, fino a 12 dollari al gallone (3,7 litri) e i volumi attuali rappresentano solo una frazione infinitesimale rispetto alla domanda globale. Inoltre, la produzione richiede enormi quantità di energia rinnovabile e necessita di un forte sostegno politico ed economico per crescere su scala industriale.
Porsche, però, vede nell’eFuel una carta fondamentale per mantenere viva l’anima delle sue sportive. Immaginare una 911 ancora alimentata dal suo iconico boxer ma con emissioni quasi zero entro il 2035 non è certamente fantascienza.