Possibile rivoluzione Porsche: motore termico con due cicli di tre tempi

Ippolito Visconti Autore News Auto
La Casa tedesca starebbe lavorando a un motore endotermico a sei tempi.
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Indiscrezione del sito americano AutoGuide: rivoluzione Porsche, motore termico con due cicli di tre tempi. Un propulsore del futuro a sei tempi quindi. Lo direbbero alcuni brevetti depositati in Germania e negli Stati Uniti dalla Casa tedesca. Il costruttore avrebbe depositato una domanda di brevetto presso l’USPTO, Appl. No. 18/585,308. La domanda rivendica in realtà la priorità su una domanda di brevetto tedesca depositata dall’azienda a febbraio di quest’anno. 

Lo studio sarebbe sviluppato in collaborazione con l’Università di Cluj-Napoca in Romania dove Porsche ha una sede di ricerca e sviluppo dal 2016. Due target: più prestazioni e più efficienza rispetto ai classici propulsori a ciclo Otto. Per tre tipi di motore: a benzina, e-fuel, a idrogeno. Idoneo per motori con cilindri in multipli di tre quale il boxer di Porsche 718 e 911. In teoria, più potenza rispetto ai quattro tempi attuali, e meno emissioni.

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Come uno spirografo

Il motore adotterebbe un albero motore che si muove su ingranaggi quasi come fosse uno spirografo. Risultato: due cicli di tre tempi ciascuno, con due punti morti superiori e due punti morti inferiori. Variabili i rapporti di compressione. La sequenza di funzionamento? In 1.080 gradi di rotazione di un ciclo completo, abbiamo: aspirazione, compressione, espansione, compressione, espansione e scarico. 

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La chiave: la disposizione dei cilindri

La disposizione dei cilindri è fondamentale per implementare questo metodo. Include un pistone collegato a una ruota planetaria tramite una biella. La ruota planetaria si innesta in un anello e ruota al suo interno, collegata all’albero motore. L’esclusiva disposizione eccentrica dell’elemento di collegamento sulla ruota planetaria consente al pistone di raggiungere i punti morti specificati in diverse posizioni, facilitando il ciclo a sei tempi.

Il cilindro presenta anche porte di lavaggio e valvole che controllano il flusso della miscela aria-carburante e dei gas di scarico. Il sistema può anche includere meccanismi per regolare il rapporto di compressione e la fasatura, ottimizzando ulteriormente il processo di combustione. È possibile che la fase di lavaggio aggiuntiva possa persino aiutare ad aumentare l’efficienza degli e-fuel sintetici o persino aiutare nella combustione dell’idrogeno. 

Fra sogni e utopie

Sino a ieri, era un modo più teorico che pratico di sfruttare l’energia e il calore residuo dalla classica combustione a quattro tempi. Magari Porsche rivoluziona l’auto. Comunque, i primi motori a sei tempi risalgono al 1915: questo sarebbe uno studio di immenso miglioramento del ciclo. In quanto all’idrogeno, BMW e Toyota al lavoro insieme e avanti agli altri da anni. Adesso pare che Zuffenhausen ci provi. Pur tuttavia, l’elettrolisi dell’acqua è un processo in cui si deve spendere più energia di quanta se ne ricavi. L’idrogeno poi ha una densità talmente bassa che bisogna comprimerlo.

Ciao ciao elettrico

Con l’elettrico che crolla, con la Taycan elettrica che delude, c’è da attendersi ancora per anni un sano termico, iper evoluto, con maxi efficienza e prestazioni all’altezza. In più, il rombo del termico Porsche che emoziona. Altro che il sibilo fastidioso delle full electric.

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