Renault rivede le stime: sono 1.700 i lavoratori a rischio

Natale LiVecchi Autore Auto
Renault

Vengono riviste al ribasso le stime sulla perdita di posti di lavoro in casa Renault, perlomeno per ciò che riguarda la Francia, fra il 2022 e il 2024. Difatti all’inizio del rapporto sul taglio dei posti di lavoro presso la divisione ingegneria e supporto francese del costruttore della Losanga erano stati previsti almeno 2.000 posti di lavoro che sarebbero andati persi. Non sarà più così.

Al centro della questione ci sarebbe una importante rimodulazione praticata sempre da Renault, tanto che la cifra è destinata a scendere fino al valore di 1.700 unità. Secondo quanto dichiarato da un portavoce di casa Renault, la decisione è frutto dell’aumento del numero delle persone che hanno deciso di lasciare il Gruppo francese su base esclusivamente volontaria.

Il medesimo portavoce ha quindi confermato che i posti di lavoro effettivamente a rischio parrebbero essere scesi a 1.700. Questi in ogni caso si aggiungono alle 4.600 posizioni che il costruttore francese ha annunciato già lo scorso anno come parte di una riduzione dei costi utili ad arginare le perdite.

La volontà di Renault rimane quella di ridurre i costi

Al centro dell’obiettivo proposto da Renault insiste la volontà di ridurre i costi fissi per almeno 2 miliardi di euro. Valori che dovranno essere raggiunti già entro la fine dell’anno. In questo modo il costruttore della Losanga potrà ragionare sui passaggi successivi da praticare.

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Renault ha rivisto le stime, portando il valore di 2.000 licenziamenti ad un ribasso pari a 1.700 unità

L’ulteriore step prevede infatti una riduzione pari a 3 miliardi di euro entro il 2025. Ora i vertici di Renault stanno incontrando le rappresentanze sindacali proprio con la volontà di discutere le nuove posizioni che riguardano il taglio dei posti di lavoro. A compensare la perdita dei lavoratori, rivista ma comunque prevista dal nuovo piano posto in essere da Renault, sarà messo in atto un piano di assunzioni che permetterà a circa 2.500 dipendenti di fare il proprio ingresso in azienda già entro il 2024.

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