Paura per chi guida: scade domani il termine entro cui il governo deve varare l’aggiornamento biennale delle sanzioni stradali. Si teme un forte rincaro. Ecco cosa dice l’articolo 195 del Codice della Strada: la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti.
Ipotesi migliore
Pertanto, entro il 1° dicembre di ogni biennio, il governo fissa i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal 1° gennaio dell’anno successivo. L’aggiornamento delle multe era stato sospeso dal governo fino a fine 2024 attraverso la legge di bilancio del 2023, in considerazione dell’emergenza energia e della pandemia Covid. Un eventuale adeguamento biennale dovrebbe portare gli importi delle sanzioni a salire attorno al +6%, spiega Assoutenti.
L’ipotesi peggiore: che legnata
Nel caso in cui si volesse recuperare l’intero periodo di mancato aggiornamento delle sanzioni, che va dal 2020 al 2024 (e quindi non solo l’ultimo biennio), il rincaro per gli automobilisti, stando all’ultimo dato sull’indice Foi dell’Istat, sarebbe addirittura del +17,6%.
Qualche esempio
La sanzione per divieto di sosta salirebbe a gennaio da 42 a 45 euro (+3 euro), quella per attraversamento con il semaforo rosso da 167 a 177 euro (+10 euro). Il superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 km/h passerebbe da 173 a 183 euro (+10 euro), mentre se si superano i limiti da 40 a 60 km/h la sanzione sale da 543 a 576 euro (+33 euro). La sanzione arriverebbe a 896 euro in caso di superamento dei limiti di velocità per oltre 60 km/h (+51 euro).