Rivoluzione Alfa Romeo e Maserati: Ficili nuovo capo

Ippolito Visconti Autore News Auto
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Noi avevamo annunciato la rivoluzione Stellantis: ecco Ficili nuovo capo Alfa Romeo e Maserati al posto rispettivamente di Imparato e Grasso. Lo ha deciso il ceo del Gruppo Tavares. Obiettivo, migliorare le performance dell’organizzazione in un contesto globale turbolento. Dall’azienda, ecco le parole su Imparato: resta ceo di Pro One, e viene nominato Chief Operating Officer Enlarged Europe, succedendo a Uwe Hochgeschurtz, che lascerà l’azienda. Con quasi 34 anni di esperienza nella gestione di brand, business unit e reti commerciali maturati all’interno dell’azienda, il manager francese contribuirà al rafforzamento dei risultati commerciali durante il periodo critico della transizione energetica, con particolare attenzione alle vendite. In quanto a Grasso, seguiranno comunicazioni.

Antonio Filosa, oltre a mantenere il ruolo di ceo del marchio Jeep, viene nominato Chief Operating Officer per il Nord America succedendo a Carlos Zarlenga, il cui prossimo incarico sarà oggetto di un ulteriore annuncio. 

Jean-Philippe IDoug Ostermann viene nominato Chief Financial Officer, succedendo a Natalie Knight, che lascerà l’azienda. 

Gregoire Olivier nuovo Chief Operating Officer per la Cina, oltre a mantenere il ruolo di Liaison Officer di Leapmotor.

L’organizzazione della catena di approvvigionamento sarà trasferita dalla divisione Acquisti guidata da Maxime Picat alla divisione Manufacturing, sotto la guida di Arnaud Deboeuf. 

Periodo delicatissimo

Tavares parla di momento darwiniano per l’industria automobilistica. Ossia, traduciamo, moriranno i deboli, e vivranno solo i forti. Resteranno i migliori: “Il nostro dovere e responsabilità etica è di adattarci e prepararci per il futuro”. Come si adattano gli animali e le specie, nella guerra per la vita, per essere selezionati come vincenti e non scartati. Sullo sfondo, la Cina, feroce, determinata, con le sue auto elettriche terribili. Un po’ di Dragone c’è con il 15° marchio Stellantis, ossia Leapmotor. Infatti, Tavares ora è contro i dazi Ue anti elettriche cinesi, mentre prima era contro. Normali giochi di potere.

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Tavares sino a fine mandato nel 2026

John Elkann, presidente del Consiglio di amministrazione: il cds “ha espresso all’unanimità il proprio supporto a Carlos Tavares e ai significativi cambiamenti annunciati oggi. Siamo fiduciosi che i passi intrapresi per semplificare l’organizzazione rafforzeranno la nostra squadra di vertice che è impegnata a riportare le performance della società ai vertici del settore”. È già in corso il processo formale per identificare il successore all’inizio del 2026. Ossia alla scadenza del mandato.

Alcuni dubbi su quanto accade a Stellantis

Perché Tavares non resta? Non si sa. Certo che l’ex gallina dalle uova d’oro, Jeep, non fa più macinare profitti a tutto spiano a Stellantis nel Nord America. Ieri, il Gruppo poteva contare sugli utili negli States. Oggi non più. Con profit warning e trimestrale bruttina.

Quesiti con risposte incerte. Così questo rimescolamento di carte? Se c’è il rimpasto, le cose in passato sono andate bene o male? Perché proprio a pochi mesi dalla fine del mandato di Tavares? Poi nel 2026, senza il manager portoghese, ci sarà un’altra rivoluzione?

Difficile che i nuovi capi possano impostare strategie di lungo corso: il rischio è che l’organizzazione sia del tutto temporanea in attesa del nuovo ceo. In passato, non hanno avuto successo: Fiat 600, Lancia Y, Alfa Tonale. Ok la Avenger. Vedremo Alfa Junior e Fiat Pandona.

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