Seat Ibiza e Arona: la nuova edizione promette di salvare il mondo

L’utilizzo di tutti i tipi di plastica riciclata nei nuovi veicoli è diventata una tendenza comune nell’industria automobilistica, con la maggior parte delle aziende che fanno la loro parte per rendere il mondo un posto migliore. Seat sta contribuendo a questo movimento con una nuova versione in edizione speciale della berlina supermini Ibiza e dell’utilitaria Arona. Chiamate Marina Pack, le due nuove versioni in edizione speciale sono dotate di rivestimento del sedile Seaqual Yarn, una caratteristica esclusiva di questi modelli. Inoltre, presentano fibre di poliestere riciclato Label blue by Borgers provenienti da plastica marina nei loro pavimenti e tappeti, e il materiale in questione è diffuso in tutte le famiglie di Ibiza e Arona.

Il filato Seaqual fa parte della collaborazione del marchio automobilistico mediterraneo con Seaqual Initiative. L’etichetta blu di Borgers rappresenta una nuova partnership per Seat con Autoneum, ed è lei la prima Casa automobilistica a utilizzare questi elementi. In entrambi i casi, le due società collaborano con le comunità locali, i pescatori, le ONG e le autorità per ripulire i mari e gli oceani del mondo.

Seat Ibiza e Arona Marina Pack

I rifiuti vengono raccolti dal fondo e dalla superficie del mare e dell’oceano e da spiagge, estuari e fiumi. Successivamente, i diversi tipi di materiali vengono selezionati e la plastica viene quindi pulita e trasformata in plastica marina riciclata. Successivamente, la si utilizza per creare i coprisedili verdi per le varianti Marina Pack delle Seat Ibiza e Arona e le fibre marine di poliestere distinguono i pavimenti e i tappeti dal resto della gamma.

Oltre ai materiali verdi utilizzati nella loro costruzione, le Seat Ibiza Marina Pack e Arona Marina Pack non sembrano avere aggiornamenti aggiuntivi. Il Costruttore iberico non ha annunciato nient’altro su di loro, a parte il fatto che dovrebbero entrare in produzione a partire dal prossimo mese (giugno 2023). Le immagini a corredo del comunicato rivelano i due modelli in rosso con occasionali finiture cromate, oltre agli interni neri con etichette cucite sui sedili anteriori che ne evidenziano la natura ecosostenibile.

Entrambi sono ben equipaggiati e possiamo vedere cose come il sistema di infotainment simile a un tablet posizionato sopra le prese d’aria centrali, un quadro strumenti digitale, climatizzatore automatico con funzione a due zone e trasmissioni automatiche. Inoltre, l’ Arona ritratta nello scatto, che è praticamente la stessa macchina in quanto basata sulla piattaforma MQB A0, è stata dotata di un tetto apribile per far entrare più luce naturale.

La prima di una serie di iniziative

L’iniziativa è la prima pietra di molti altri veicoli nati sotto il tetto del Gruppo Volkswagen, tra cui Audi A1, Skoda Fabia, Scala e Kamiq, VW Polo, T-Cross, Virtus e altri. Non è dato stabilire se i modelli saranno riservati in esclusiva alla penisola spagnola o se, al contrario, vedranno la luce pure altrove, ad esempio in Italia. A maggior ragione, non è dato nemmeno ipotizzare un listino prezzi, che verrà annunciato solo nel prosieguo. Intanto, l’obiettivo dell’azienda era di dimostrare, attraverso azioni concrete, l’importanza attribuita all’ambiente. Nella campagna verso la mobilità green, si tende quasi solo a prendere in analisi i sistemi di alimentazione adoperati.

La politica applicata da Seat smentisce questa falsa convinzione. Anche tramite canali alternativi è possibile contribuire, in maniera attiva, alla riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti nel Pianeta, a tutto vantaggio pure della popolazione. Il fatto di essersi voluta appoggiare a realtà specializzate in tale settore è un ottimo segnale, indicativo della serietà con cui si intraprende la causa ambientalista. Non si tratta solo di una manovra di facciata, ma per davvero i piani alti del Costruttore desiderano apportare il loro contributo, affinché la situazione cambi.