Una nuova indagine promossa da Citroen UK in collaborazione con The Big Issue rivela un dato sorprendente. Oltre il 17% dei bambini nel Regno Unito ha dichiarato di aver persuaso un adulto a scegliere un’auto elettrica. A Londra, questo dato schizza fino al 28%, segno di una consapevolezza ambientale particolarmente diffusa tra i più giovani nella capitale.
Lo studio ha coinvolto bambini di età compresa tra 6 e 15 anni, interrogati su tematiche legate alla sostenibilità ambientale e alla mobilità del futuro. Il 92% degli intervistati ha affermato che la protezione del pianeta è una priorità assoluta. Più della metà (52%) ha sottolineato quanto sia fondamentale che la loro prima auto sia elettrica, mentre il 28% sogna un veicolo a emissioni zero come mezzo ideale.

Le risposte variano in base alla regione. I giovani più sensibili ai temi ecologici si trovano nel Sud-Est dell’Inghilterra, mentre nelle Midlands e in Galles si registrano percentuali più basse. Secondo Russell Blackman, CEO di The Big Issue: “Questa indagine dimostra il grande entusiasmo e la forte motivazione dei giovani verso una mobilità sostenibile. È incoraggiante vedere come possano realmente influenzare le decisioni degli adulti a favore del cambiamento”.
Quali sono i fattori che contano di più per i bambini quando si parla di automobili? Il comfort (54%) e l’innovazione tecnologica (44%). Anche gli adulti si dimostrano sensibili alla causa ambientale: l’89% degli intervistati considera la salvaguardia del pianeta una priorità, mentre il 67% crede che le proprie scelte in fatto di trasporti possano fare la differenza.

Greg Taylor, amministratore delegato di Citroen UK, ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è rendere la mobilità elettrica sempre più accessibile. La nuova e-C3 e la Citroen Ami, il veicolo elettrico più economico in Regno Unito, con un prezzo base di 7.695 sterline, sono la dimostrazione concreta del nostro impegno”. Il futuro dell’automotive, dunque, sembra già nelle mani delle nuove generazioni, certamente più consapevoli, più attente e sempre più influenti. Anche se, per dirla tutta, non sono loro a comprare l’auto.