Stellantis: Atessa ancora pronta a crescere

M Magarini
In contrasto con la crisi impianti italiani di Stellantis, Atessa chiude il 2023 in positivo e persegue ancora l’espansione
Stellantis Atessa

Nel 2023, la produzione di veicoli commerciali ha raggiunto la cifra di 230.280 unità lungo la nostra penisola, registrando un aumento dell’11,8% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato ottenuto grazie a una serie di fattori, tra cui la risoluzione del problema legato alla carenza di materiali, che aveva precedentemente influenzato negativamente l’attività. A causa delle criticità nell’area logistica, sia il 2021 che il 2022 avevano sperimentato un calo dell’attività di circa il 20%. Tuttavia, nel corso del 2023, i giorni di fermo sono stati solo 15, principalmente concentrati nel primo trimestre. Il notevole miglioramento potrebbe rappresentare uno stimolo ulteriore per le ambizioni nel 2024, in particolare per il complesso Stellantis di Atessa, in Abruzzo, leader nella produzione di veicoli commerciali leggeri.

Stellantis: Atessa continua a spron battuto

Stellantis logo

Oltre ai veicoli di FIA e PSA, il complesso gestisce anche quelli di Opel e Vauxhall, e a partire dal 2024 inizierà la produzione di veicoli Toyota. La creazione, in seno a Stellantis, di un’area specifica del business indica un chiaro potenziamento sia in termini di investimenti che di volumi.

L’obiettivo è preservare la leadership nel settore, e di conseguenza, i sindacati si impegnano a monitorare attentamente le future manovre all’interno del gruppo.

Stellantis Carlos Tavares

La crescita produttiva del trimestre scorso ha comportato un aumento occupazionale di circa 220 dipendenti, di cui circa 160 sono stati trasferiti da altri stabilimenti del conglomerato. Pur essendo una mossa temporanea, rappresenta comunque una significativa dimostrazione delle ambizioni a lungo termine. Nel settembre scorso, 40 dei 180 dipendenti in staff leasing hanno firmato contratti a tempo indeterminato. L’obiettivo delle organizzazioni sindacali è ottenere ulteriori stabilizzazioni per difendere le professionalità in cui si è investito, specialmente in un contesto di sviluppo ancora in corso.

A differenza di alcuni centri che hanno mostrato difficoltà di recente, la situazione è diversa ad Atessa. Le elevate competenze tecniche hanno attirato l’interesse di Toyota, confermando la validità delle capacità della manodopera. I primi veicoli di cui Atessa si occuperà sembrano essere di tipo elettrico.

In previsione del 2024, si prevede un ulteriore aumento dell’attività produttiva, basato su due fattori. Innanzitutto, il mercato sembra in ripresa, anche se i livelli precedenti alla pandemia restano lontani. In secondo luogo, l’incremento degli sforzi economici nel settore suggerisce un ulteriore progresso. La collaborazione con il Costruttore delle Tre Ellissi è un segno di qualità del servizio offerto. A differenza di altri impianti italiani di Stellantis, quello di Atessa pare perfettamente inserito nella realtà attuale e, pertanto, capace di suscitare l’interesse generale. Delle fondamenta importanti sono state gettate, perciò allargando pure il raggio d’azione, senza riscontrare l’ostilità dei piani alti del conglomerato italo-franco-americano. In definitiva, tira vento favorevole, segno che è il caso di credere nella manodopera locale.

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