Stellantis: in Spagna 12mila licenziamenti con la rete di vendita che cambia

Natale LiVecchi Autore Auto
Stellantis al CES

Stellantis sta cambiando il proprio modello di vendita tanto che i rivenditori del Gruppo si trasformeranno in pseudo agenti di vendita senza poter avere alcuna influenza per ciò che riguarda gli effettivi prezzi di vendita dei veicoli presenti nei loro store. Ora, pare che il 39% di loro non vedrà rinnovato il contratto con il gruppo automobilistico.

Nel 2021 Stellantis aveva già reso noto a tutti i suoi rivenditori che i contratti firmati con loro sarebbero stati annullati per essere rinegoziati. Successivamente, nell’agosto dello stesso anno, il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA riferì che il 39% di questi concessionari non sarebbe più appartenuto alla sua rete di vendita, per ciò che riguarda il mercato spagnolo.

Questi movimenti sono inseriti nel quadro di un rinnovamento totale del concetto di vendita secondo Stellantis stessa. Attualmente ogni concessionario ha una relativa indipendenza, ma il Gruppo risultante dall’unione tra PSA e FCA ha deciso di cambiarla.

Una volta effettuata la trasformazione, le concessionarie diventeranno qualcosa di più simile a una concessionaria multimarca anche se solo per i marchi appartenenti al Gruppo (Opel, Citroën, Peugeot, Fiat e così via).

Inoltre, i concessionari diventeranno dei meri agenti di vendita poiché non avranno alcuna influenza sui prezzi di vendita a differenza di quanto sta accadendo oggi. Tutto questo in un clima generale che vede i prezzi in costante aumento, crisi delle vendite e incertezza sul futuro del settore automotive.

Un’eccezione, aperta da Stellantis, che può diventare una tendenza

Questo cambio di concept preoccupa Faconauto, l’associazione che rappresenta i concessionari spagnoli, poiché teme che Stellantis sia solo il primo di molti produttori ad adottare questo modello di vendita.

stellantis

Mesi fa, la stessa Faconauto aveva avviato dei colloqui con l’Associazione locale dei datori di lavoro delle case automobilistiche, la ANFAC, utile per ricercare un accordo capace di dare certezza del diritto ai concessionari nel caso in cui un produttore decida di porre fine al rapporto con la propria rete di distribuzione.

Tuttavia, e secondo Cinco Días, questi colloqui non stanno andando nella giusta direzione e il primo incontro tra Wayne Griffiths, presidente di ANFAC e SEAT, e Gerardo Pérez, suo omologo di Faconauto, non ha prodotto alcun progresso in questo senso.

Le stime di quest’ultimo organismo in merito alla ristrutturazione della rete di distribuzione Stellantis in Spagna indicano che a causa dei licenziamenti andranno persi tra i 10.000 e i 12.000 posti di lavoro. Al momento, in Spagna, un totale di 129 aziende sembrano essere interessate dall’istituzione del nuovo modello.

Oltre a tutto questo, Faconauto chiede a Stellantis di fornire maggiori informazioni su un modello di business che, secondo loro, lascia molte questioni in sospeso. “Non abbiamo gli strumenti per sapere se questo passaggio al modello di agenzia introdurrà un cambiamento nei margini destinati ai concessionari. Chiediamo un modello di business chiaro”, ha ammesso l’associazione.

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