Dopo le dimissioni di Carlos Tavares dalla guida di Stellantis, avvenute quasi un anno fa, il nuovo CEO Antonio Filosa ha iniziato a rivedere la strategia dei marchi del gruppo, con l’obiettivo di invertire la rotta dopo alcuni mesi complessi. Dopo anni segnati da piani troppo ambiziosi e troppi modelli, il gruppo ha scelto di ridurre le complessità e concentrarsi su obiettivi più realistici per Alfa Romeo, Lancia e Maserati, adattando i programmi alla nuova fase del mercato europeo, oggi più competitivo e più cauto sul fronte elettrico.
Stellantis: tanti cambiamenti per Alfa Romeo, Lancia e Maserati

Ogni brand avrà un ruolo preciso e non più sovrapposto agli altri: Alfa Romeo come sportiva tecnologica, Lancia come espressione di eleganza urbana e Maserati come punto di riferimento per il lusso, ma con un’impostazione più sobria e sostenibile.
Per Alfa Romeo, che ha ritrovato visibilità con la nuova Tonale e la 33 Stradale, i prossimi anni saranno dedicati al consolidamento dei segmenti di fascia media e alta. L’idea di un piccolo crossover cittadino sembra essere accantonata, mentre la transizione elettrica procederà con maggiore prudenza per garantire margini solidi in un momento di rallentamento del segmento premium europeo.

Lancia, invece, rallenta la propria espansione. La nuova Ypsilon ha avuto un buon riscontro in Italia ma un’accoglienza tiepida all’estero. Per questo motivo i progetti di una berlina e di un crossover sono sospesi. Il marchio dovrà concentrarsi sul rilancio dell’immagine e sulla redditività prima di pensare a nuovi modelli.

La situazione più delicata resta quella di Maserati. Le vendite di Grecale e MC20 non hanno rispettato le attese, mentre i progetti di GranTurismo e Quattroporte elettriche sono ancora in fase di revisione. Il marchio del Tridente rimarrà nella galassia Stellantis, ma con una gamma ridotta e sinergie tecniche più forti per contenere i costi, al momento troppo alti.
