Stellantis taglia la quota di auto termiche per evitare le multe Ue

Ippolito Visconti Autore News Auto
Stellantis si prepara a tagliare la quota di macchine a benzina e diesel per raggiungere i target di CO2.
imparato

Dramma multe Ue: Stellantis pronta a tagliare la produzione di auto termiche in Europa per raggiungere l’obiettivo di CO2. Se no, rischio sanzioni violentissime di Bruxelles, perché il Gruppo ha venduto troppo macchine a benzina e diesel. Jean-Philippe Imparato, CEO della regione Europa della multinazionale guidata da Carlos Tavares, afferma che la produzione di veicoli elettrici avrà la priorità sulle auto a combustione interna nel 2025, poiché le norme sulle emissioni dell’UE si stanno inasprendo (fonte Automotive News). Già le trimestrali deludono, ci sono i profit warning, se poi arrivano anche le multe Ue…

Prezzi delle auto a benzina, ibride e diesel più alti: che rischi

Morale: devi piazzare più elettriche, costosissime e difficili da vendere. E meno termiche. Magari con prezzi più alti. Così, l’Unione europea, i Verdi, gli ecotalebani hanno distrutto il potere di acquisto delle persone: vetture nuove carissime, usate coi prezzi stellari. L’inferno per dare un vantaggio alla Cina e non rendere il mondo più pulito: le batterie dalla nascita alla morte inquinano così tanto da soffocare Madre Natura. Un incubo per tutti, inclusi i politici tedeschi iper green, proprio loro che si sono ficcati in questo vicolo cieco letale. 

Dal 1° novembre 2024

I tagli alla produzione potrebbero iniziare già dal 1° novembre, sostiene Imparato, in precedenza CEO di Alfa Romeo e prima della fusione con Stellantis nel gennaio 2021 è stato CEO di Peugeot presso il Gruppo PSA. Alcune Case automobilistiche, tra cui BMW e il Gruppo Renault, hanno chiesto modifiche o rinvii alle più severe norme sulla CO2. Che richiederanno di ottenere dal 20 al 25 percento delle loro vendite da veicoli completamente elettrici, a seconda delle stime. La quota di mercato dei veicoli elettrici nel’Ue era inferiore al 13 percento fino ad agosto. Stellantis dovrà raddoppiare la sua quota di veicoli elettrici l’anno prossimo al 24 percento delle vendite totali di veicoli per raggiungere l’obiettivo del 2025. “Dato che produciamo solo veicoli coperti da un ordine del cliente, assembleremo tutti i veicoli a combustione interna necessari per mantenere la quota di veicoli elettrici al livello richiesto”, ha affermato Imparato.

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Il no di Tavares

Il CEO di Stellantis Tavares: l’Europa rischia di restare indietro rispetto alla Cina ritardando le norme sulle emissioni. Il manager si oppone a qualsiasi ritardo o indebolimento delle norme. Qualsiasi ritardo alle nuove regole avrebbe una conseguenza che le Case automobilistiche europee sarebbero rimaste ulteriormente indietro rispetto ai marchi cinesi tecnologicamente avanzati. Le norme Ue che entreranno in vigore il 1° gennaio 2025 stabiliranno un obiettivo complessivo di emissioni di CO2 pari a 95 grammi al chilometro, in calo rispetto alle emissioni effettive medie di 106,6 g/km nel 2023.

Quanti guai per Stellantis

Intanto, le consegne in Europa sono diminuite del 17 percento nel terzo trimestre a causa di ritardi nei modelli chiave come la Citroën C3 e la ë-C3. Male anche per l’immagine del marchio. Ha recentemente sospeso la produzione presso lo stabilimento Mirafiori, che costruisce la piccola Fiat 500e EV e due modelli Maserati, fino al 1° novembre, citando la debole domanda. Il 16 ottobre ha dichiarato che avrebbe sospeso le attività negli stabilimenti di motori e nello stabilimento che costruisce la minicar Fiat Panda in Italia per diversi giorni il mese prossimo. Stellantis sta anche affrontando un eccesso di inventario in Nord America, dove le consegne sono diminuite del 36 percento. Il prezzo delle azioni della società è sceso drasticamente dopo i deludenti profitti del primo semestre e un avviso di profitto emesso alla fine di settembre.

Come far vendere più termiche: occhio ai listini

Imparato ha affermato di avere diverse leve da utilizzare per incrementare le vendite di veicoli elettrici, con obiettivi su misura per i singoli mercati europei in base alla penetrazione dei veicoli elettrici. I concessionari in Spagna e Italia, dove la quota di mercato dei veicoli elettrici è inferiore al 5 percento, non dovranno immatricolare il 20 percento di veicoli elettrici l’anno prossimo, ma quelli nei Paesi Bassi potrebbero dover raggiungere il 50 percento. L’azienda aumenterà gli incentivi dei concessionari sui veicoli elettrici: premierà l’intera catena di distribuzione, dai venditori ai responsabili di zona. 

Imparato ha detto che Stellantis potrebbe aumentare i prezzi dei veicoli termici in base al modello, alla marca e al mercato”. Un altro modo per aumentare le vendite di veicoli elettrici è aiutare i rivenditori a gestire potenziali carenze nei contratti di leasing e noleggio a lungo termine. In passato, i valori residui sono stati fissati relativamente alti per mantenere bassi i pagamenti mensili.

Valore residuo auto elettriche: incubo

Ma i valori residui sui veicoli elettrici usati sono crollati, anche in Europa, dopo che Tesla ha iniziato una guerra globale dei prezzi alla fine del 2022. Ciò ha lasciato le società automobilistiche e i concessionari ad affrontare perdite significative sulle auto usate o sulle auto in scadenza di leasing. I concessionari ora si trovano ad affrontare una “montagna” di veicoli elettrici che tornano dai contratti di leasing firmati nel 2021-22 e le Case devono aiutarli con i residui, ha affermato Imparato. La necessità di evitare l’onere aggiuntivo è un motivo in più per allineare la produzione alla domanda di veicoli elettrici in futuro, ha aggiunto.

Le aziende automotive dovranno imparare a sfruttare il valore a lungo termine dei veicoli elettrici, ha affermato. “Puoi vendere un veicolo elettrico tre volte”, ha affermato Imparato, intendendo il leasing iniziale e altri due leasing come veicolo usato.

Come la giri, l’auto elettrica è l’inferno sulla faccia della Terra, per tutti. Suicidio totale dell’Ue, mentre Pechino gode.

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