Tavares: “Potremmo chiudere alcune fabbriche a causa dei cinesi”

Francesco Armenio
Carlos Tavares ha dichiarato che il gruppo potrebbe chiudere alcuni dei suoi stabilimenti a causa dei produttori cinesi.
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Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha dichiarato che il gruppo automobilistico potrebbe chiudere alcuni dei suoi stabilimenti a causa della concorrenza agguerrita dei produttori cinesi, che continuano ad espandersi anche in Europa e in altri mercati globali. Le parole del manager portoghese creano ulteriore preoccupazione, considerando che la situazione attuale del gruppo automobilistico non è delle migliori.

A causa delle auto elettriche cinesi, a rischio le fabbriche di Stellantis

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La motivazione dietro questa possibile “tragedia”, i dazi per le auto elettriche cinesi. A differenza di come si pensa, imporre i dazi sulle auto elettriche cinesi non farà altro che mettere ulteriormente in difficoltà il mercato automobilistico globale in diversi modi. Per prima cosa, secondo Stellantis e altri produttori europei, come quelli tedeschi, i dazi mettono una barriera alla libera concorrenza, che si ritorcerà contro i consumatori e produttori europei.

“Chiudere le frontiere ai prodotti cinesi è una trappola”, ha dichiarato Carlos Tavares ai microfoni del quotidiano francese Les Echos. Poiché le auto elettriche cinesi importate in Europa saranno soggette ad una tassa fino al 45%, le case automobilistiche cinesi potrebbero aggirarle aprendo stabilimenti in Europa. Tuttavia, queste potrebbero essere finanziate con sussidi statali nei Paesi che prevedono costi più bassi.

Case automobilistiche come BYD avevano già previsto questa possibilità e sta per avviare alcuni stabilimenti in Europa, tra cui uno in Ungheria. Di conseguenza, i prezzi dei veicoli elettrici non cambieranno. “Se i cinesi riusciranno a guadagnare una quota di mercato del 10% in Europa, ciò significa che produrranno 1,5 milioni di auto. I produttori europei saranno quindi costretti a chiudere i loro stabilimenti o venderli ai cinesi”, ha dichiarato Tavares.

“Volkswagen è stata la prima, annunciando la chiusura di alcuni stabilimenti in Germania. Da parte nostra non c’è motivo di accettare un peggioramento delle nostre performance se i produttori cinesi avanzano in Europa, anche se manteniamo il numero di auto necessarie per rendere redditizi i costi fissi al di sotto della soglia del 50%”, ha continuato Tavares.

In seguito alle difficoltà di Stellantis in Nord America ed Europa, Carlos Tavares ha riorganizzato il team dirigenziale, oltre ad annunciare che alla fine del suo mandato nel 2026 andrà in pensione. “Il sostegno unanime del consiglio di amministrazione e del presidente John Elkann consente di lavorare serenamente fino alla fine del mio contratto all’inizio del 2026”, ha concluso Tavares.

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