Tesla amplia la Gigafactory in Cina con una bella novità

Tesla ha chiesto di espandere Giga Shanghai e aggiungere una nuova linea di produzione per le cosiddette celle puch (“a sacchetto”). Le informazioni sono intriganti, poiché l’azienda ne utilizza solo cilindriche e ha precedentemente avvertito che quelle pouch sono troppo pericolose per essere adoperate in un veicolo elettrico. Qualora il rumor venisse confermato, si tratterebbe di un radicale dietrofront rispetto a quanto comunicato in passato o forse no.

Tesla: aumenta l’impegno a Shanghai con la Gigafactory

Nonostante le voci secondo cui Tesla sta affrontando un problema di domanda, il marchio di veicoli elettrici sta espandendo la sua capacità produttiva in tutte le proprie fabbriche. Anche se i ritmi di fabbricazione sono rimasti bassi nel primo trimestre, questo è di solito il periodo meno movimentato, e la compagnia si aspetta che le richieste dei clienti crescano nei prossimi mesi. Ecco perché continua ad ampliare Giga Austin e Giga Berlin. Con l’imminente inizio della produzione per la Cybertruck, Tesla avrà bisogno della catena di approvvigionamento e della capacità per funzionare al meglio.

Ecco perché non siamo sorpresi di apprendere che Tesla sta cercando di espandere ulteriormente la sua Gigafactory in Cina. Giga Shanghai è la fabbrica più efficiente del marchio ed è diventata il suo principale hub nell’ultimo anno. Tesla ha prodotto quasi 730.000 Model 3 e Model Y full electric a Shanghai, molte delle quali esportate in Europa, Asia e Nord America.

Tesla sta cercando l’autorizzazione normativa per espandere le sue operazioni a Giga Shanghai, anche se non è chiaro se inizierà immediatamente i lavori. L’autorizzazione è una procedura standard in Cina, che consente alle autorità locali e alla popolazione di esprimersi circa l’impatto ambientale della potenziale espansione. Secondo i documenti esaminati da Reuters, Tesla vuole aumentare il regime a 1,75 milioni di unità, rispetto agli attuali 1,25 milioni. Vuole anche creare nuove strutture per riciclare le sostanze chimiche per il trattamento delle acque reflue nell’impianto.

Un’altra anticipazione intrigante indica che Tesla desideri iniziare a realizzare celle per batterie di tipo “pouch”. Le celle a sacchetto, che tengono i componenti in una borsa flessibile, sono ampiamente utilizzate nei dispositivi elettronici. Alcune case automobilistiche, tra cui General Motors, li usano anche nelle loro bev, anche se il richiamo di Chevy Bolt mostra perché Tesla ha detto che sono troppo pericolosi. È curioso che la potenza del comparto green abbia in mente di creare tali celle, anche se potrebbero non essere destinate alla produzione di batterie EV. Invece, Tesla se ne avvarrà in differenti prodotti, con speculazioni che la Bot sarà forse uno di questi.

Elon Musk ha spiegato nel 2021 perché Tesla non avrebbe mai usato celle a batteria di tipo sacchetto nelle sue bev. La forma e le dimensioni delle celle necessarie significano che la distanza dal ciclo di raffreddamento al centro della cella è maggiore per quelle a sacchetto delle cilindriche. Ciò facilita una fuga termica, soprattutto perché le celle si riscaldano e si gonfiano durante il normale funzionamento. Le fragilità connaturate nel sistema rendono impossibile porre a totale riparo l’intero pacco da eventuali incendi, ha detto Musk. Ecco perché Tesla si è sempre avvalsa celle cilindriche nei suoi battery pack e ulteriori case automobilistiche intendono passare a usarle.

Considerando tutto ciò, è lecito supporre che Tesla non utilizzerà buste grandi ma più piccole. Ciò significa che deve avere in mente altri scenari di casi d’uso. La linea di produzione delle batterie con celle pouch di Giga Shanghai avrebbe una capacità iniziale di 20.000 Ah. Considerando la tensione della cella di 3,5-2 Volt, questo equivale a una capacità di 70-84 kWh, che è appena sufficiente per fare una singola batteria EV. Speriamo che Tesla dia delle puntualizzazioni durante il prossimo Annual Shareholder Day.