Ford ha appena perso un primato, ma i dirigenti dell’Ovale Blu sicuramente non si lamenteranno per l’evento. Il primato in questione è quello relativo ai richiami di vetture, in cui la casa del Michigan ha dovuto lasciare il passo a Tesla e Stellantis. Certo, essere il terzo peggior marchio in tale ambito non è assolutamente impresa di cui vantarsi eccessivamente, ma resta il miglioramento conseguito rispetto al triennio precedente, quando Ford aveva staccato il resto del gruppo. Ovviamente, per i dirigenti della casa sarebbe meglio non pensare ad un bicchiere mezzo pieno, considerato il tema. E, soprattutto, farebbero meglio a non riposare sugli allori, se così li vogliamo chiamare, ma lavorare per cercare di presentare prodotti realmente all’altezza delle aspettative dei consumatori. Come del resto dovrebbe fare chi li precede.
Ford lascia finalmente il primo posto in una classifica molto scomoda
Per tre anni consecutivi, a partire dal 2021, Ford (e Lincoln) è stata la peggiore casa del settore automobilistico per quanto riguarda i richiami. Nel corso del 2023, in particolare, i suoi veicoli sono stati richiamati più volte, per evitare incidenti e danni di vario genere. Uno dopo l’altro, come accaduto del resto nel 2021 e nel 2022, i richiami hanno coinvolto milioni di esemplari, più di qualsiasi altra casa automobilistica.
Anche quest’anno, peraltro, il marchio di Detroit sembrava ormai lanciato per una conferma in grande stile in questa poco invidiabile graduatoria. Nel corso dell’ultimo semestre, però, è accaduto l’imprevedibile: Tesla e Stellantis (includendo Chrysler, Dodge, Jeep, Ram e Fiat) hanno dato vita ad un vero e proprio rush finale, andando a sorpassare Ford di gran carriera. Tesla ha infatti annunciato 15 campagne di richiamo, mentre il gruppo italofrancese è arrivato addirittura a 67. In quanto a Ford, a sua volta, ne ha collezionate 62.
La casa fondata da Elon Musk, però, ha battuto la concorrenza dall’alto dei 6.135.697 modelli richiamati, tra Model 3, Model Y e Cybertruck. L’ultimo di essi è arrivato proprio nell’ultima settimana, riguardando i sistemi di monitoraggio della pressione dei pneumatici. Mentre Ford ha emesso 54 richiami che hanno interessato 5.692.135 esemplari. Da evidenziare, però, il trend di Stellantis: se è vero che era seconda in classifica anche l’anno passato, in dodici mesi la casa è passata da 2.689.297 veicoli a 4.722.452, con un peggioramento vistoso.
Il netto peggioramento di Honda (e Acura)
Se per Ford e Stellantis è ormai una consuetudine, la presenza in questa non proprio esaltante classifica, a stupire è invece l’occupante del quarto posto. Si tratta infatti di Honda/Acura, che in effetti non figurava nemmeno tra i dieci marchi con le peggiori prestazioni dell’anno scorso. Stavolta, invece, il gruppo nipponico è stato protagonista di 18 campagne di richiami, riguardanti 3,8 milioni di veicoli. Un numero tale da spingerlo in alto (o in basso?), precedendo GM (che include i marchi Buick, Cadillac, Chevrolet e GMC), il cui quinto posto è conseguente a 33 richiami che hanno interessato un numero pari a circa 1,9 milioni di auto, camion e SUV nel 2024.
Al sesto posto troviamo invece BMW e i suoi marchi affiliati, che hanno conquistato tale posizione con richiami che hanno interessato 1,8 milioni di veicoli. La casa tedesca precede il più grande gruppo globale, Toyota che insieme a Lexus mette insieme richiami per circa 1,22 milioni di unità, mentre Kia carpisce l’ottavo posto con 1,21 milioni di modelli. A completare la top ten provvedono Hyundai (in concorso con Genesis) con 1,11 milioni e VW (inclusa Audi) con 1,09 milioni.
Occorre a questo punto considerare che la graduatoria è relativa al 20 dicembre. Mancano quindi pochi giorni che, considerato quanto avvenuto nel corso dell’anno, potrebbe contribuire ad ulteriori mutamenti. Non resta quindi che attendere il 31 dicembre per capire se qualche casa sarà riuscita a guastare anche le feste ai propri clienti.