Tesla, Musk: “guida autonoma per tutti entro l’anno”

M Magarini
tesla model y 1

In occasione dell’edizione 2022 di ONS Foundation, organizzata in Norvegia, il patron di Tesla, Elon Musk, ha parlato della necessità di puntare ancora su petrolio e gas, almeno nel breve periodo per non veder crollare la civiltà. In tale occasione, il tycoon sudafricano si è, però, lasciato anche andare ad alcune dichiarazioni circa gli obiettivi personali. Proprio durante l’incontro ha annunciato di voler introdurre il Full Self-Driving (la tecnologia di guida automatizzata del Costruttore californiano) in modo diffuso negli States e, laddove ve ne fosse la possibilità, pure in Europa.

Tesla, Full-Self Driving: Elon Musk fissa in alto il traguardo

Portachiavi telecomando Tesla

Al di là delle questioni energetiche, Elon Musk ha preso parola sullo sviluppo di Starship, la navicella spaziale alla quale sta lavorando mediante una delle sue numerose società, SpaceX. Riguardo alle quattro ruote, invece, ha spiegato nei dettagli le tecnologie automatizzata di Tesla, conosciute con il nome di Full Self-Driving (FSD). In particolare, su quest’ultimo punto l’imprenditore ha proferito parole di speranza circa l’ampliamento della base di utenti negli Stati Uniti e, magari, l’introduzione del sistema nel Vecchio Continente, purché il quadro normativo lo autorizzi.

Tesla Cybertruck

Il “self driving” inteso da Musk è una tecnologia di guida che all’atto pratico è solo in via parziale autonomo. In ogni caso, è necessaria la supervisione (e all’occorrenza la partecipazione attiva) di un umano a bordo. Uno scenario di difficile concretizzazione da parte di Tesla in Europa entro la fine dell’anno. Per sdoganarlo servirà tempo, il che è comprensibile, dati gli impatti sulla sicurezza.

Non per niente, l’FSD viene fin qui testato dall’azienda esclusivamente oltreoceano, per la precisione negli Usa e in Canada. Invece, la stragrande maggioranza dei Paesi europei attende tuttora il via libera per l’impiego di sistemi di livello 3 su strada. Un caso a sé stante è la Germania, dove la tecnologie viene avallata da qualche mese. I futuri riscontri dei test su strada daranno l’opportunità alle istituzioni di stabilire se sia o meno il caso di fornire il permesso alla attuazione su scala globale.

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