Mentre l’industria auto si affanna a convertire praticamente ogni cosa in elettrico, Toyota continua a rompere gli schemi con un approccio diversificato. Vanno bene gli ibridi, gli ibridi leggeri e anche gli elettrici, ma la vera passione resta legata ai motori a combustione più estremi.
Questa fissazione per il benzina ad alte prestazioni ha un nome e cognome: Akio Toyoda, l’uomo a cui dobbiamo l’esistenza di meraviglie come la GR Yaris, per citarne una recentemente aggiornata. L’ultima manifestazione di questa ossessione è stata la GR Yaris M-Concept, una Yaris a motore centrale che non solo ricorda la leggendaria Renault Clio V6 di un quarto di secolo fa, ma ha mostrato al pubblico il nuovo motore turbo G20E da 2,0 litri.

Questo quattro cilindri turbo è il nuovo asso nella manica del Gruppo. Nonostante la potenza sia stimata tra i 400 e i 600 CV a seconda del turbocompressore, il dato più interessante è l’architettura. È infatti più potente dell’attuale motore da 2,4 litri del marchio ed è contemporaneamente più compatto del 10%. Un motore perfetto per auto sportive, veicoli di grandi dimensioni e, data la sua architettura, ideale persino per il motorsport.
Ma non è finita qui. Sembra che Toyota abbia un secondo, misterioso, motore in sviluppo, addirittura più compatto del G20E. Mitsuto Sakai, responsabile dello sviluppo nel reparto motori, ha confessato: “Stiamo lavorando duramente per renderlo ancora più compatto”. Questo motore più piccolo, ma non si sa se a tre o quattro cilindri, è ritenuto il candidato ideale per alimentare la futura Celica ad alte prestazioni, riprendendo l’architettura già vista sulla GR Yaris prototipo Super Taikyu, che ha già conquistato un podio nella sua categoria.

Nonostante l’entusiasmo, lo sviluppo incontra ostacoli ancora basilari. Il principale è il raffreddamento. Il prototipo Super Taikyu ha dovuto ricorrere a enormi prese d’aria nei passaruota posteriori, facendo assomigliare la vettura a una vera auto da Rally WRC. C’è poi un problema di usura gomme: nella GR Yaris a motore anteriore, gli pneumatici anteriori si consumano tre volte più velocemente dei posteriori in pista a causa del peso del motore e della trazione integrale. Tutti indizi, questi, che indicherebbero una forte propensione verso una futura auto sportiva a motore centrale con il G20E o la sua derivazione compatta. A meno di cambiamenti radicali nello sviluppo dell’ennesima meraviglia giapponese.
