Una nuova A112, la risposta alle crisi di Abarth e Lancia

L’idea è quella di un’utilitaria molto ricca e sotto i 4 metri, una nuova A112 che raccolga degnamente l’eredità del nome.
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La situazione dei due marchi storici italiani, Lancia e Abarth, è riassumibile in un sostanziale, amaro, crollo verticale. I numeri dipingono un quadro molto poco incoraggiante, per essere gentili.

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Lancia, tenuta in vita dall’anziana (ma totalmente rinnovato poco più di un anno fa) Ypsilon, ha venduto circa 30.000 unità nel 2024, ma si prevede che il 2025 si chiuderà sotto quota 15.000. Eppure, tra il 2014 e il 2016 la vecchia Ypsilon superava ancora quota 60.000. Quella odierna è dunque una contrazione del brand del 75% in meno di 10 anni.

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Stesso dramma per il marchio dello Scorpione. L’Abarth nel 2024 raggiungeva ancora 10.000 immatricolazioni in Europa (cifra che era doppia nel triennio 2017-2019), ma nel 2025 si arriverà, forse, a malapena a quota 2.000 unità. Un tracollo che suggerisce, senza mezzi termini, che il forzato e solitario passaggio alla tecnologia elettrica non sia stato affatto positivo.

Di fronte a questo scenario davvero triste per due grandi nomi italiani, la soluzione per dare la “scossa” e rilanciare l’orgoglio italiano potrebbe risiedere nel recupero di un nome storico. Qualcuno sul web, con tanto di render, ha quindi pensato alla celeberrima A112. Tutto merito del canale Electro Fan.

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L’idea è quella di un’utilitaria molto ricca e sotto i 4 metri, una nuova A112 che raccolga degnamente l’eredità del nome, non più Autobianchi ma Lancia ovviamente, da costruire su basi esistenti come quella della C3 e della Grande Panda, potrebbe stare subito in gamma sotto la Ypsilon.

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L’offerta potrebbe anche proporre tre varianti, una elettrica da 113 CV con batteria da 44 kWh e autonomia di circa 350 km, affiancata da due motorizzazioni termiche (entrambe mild hybrid) da 90 e 110 CV. Una piccola, ben rifinita, utilitaria per dare subito impeto alle vendite. Un sogno, un tentativo di dare slancio, seppur con una compatta, a marchi che possono sfruttarne il potenziale come Lancia e Abarth (come fatto storicamente).

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Infatti, la vera magia avverrebbe con la piccola ipotetica A112 Abarth, disponibile sia elettrica che termica. La variante a batterie potrebbe essere equipaggiata con un motore da circa 180 CV e celle da 50 kWh. Quella termica, invece, adotterebbe una versione potenziata del 1.2 PureTech spinto fino a 160-170 CV. Non serve, tuttavia, solo avere le piattaforme giuste per Stellantis: serve la volontà di investire e mettersi in gioco su un nome simile.