Per anni Stellantis ha alimentato le speranze degli appassionati annunciando il ritorno di un modello leggendario, la nuova Lancia Delta. Il progetto era stato inserito nel piano di rilancio del marchio insieme alla Ypsilon, arrivata nel 2024, e alla Gamma attesa invece nella seconda metà del prossimo anno. L’ex CEO Luca Napolitano aveva persino parlato di un debutto previsto tra il 2028 e l’inizio del 2029, promettendo una vettura fedele allo spirito originale, con linee geometriche, sportive e muscolari.
Un quadro che aveva acceso l’immaginazione dei fan, come dimostrano i tanti render circolati online per immaginare la rinascita della Delta. Tuttavia, con l’arrivo di Antonio Filosa alla guida di Stellantis e di Roberta Zerbi al timone di Lancia, gli scenari sembrano mutati.
Lancia Delta, il progetto della nuova generazione sempre più in bilico

Oggi il ritorno della Delta non appare più una certezza. Le vendite inferiori alle attese della nuova Ypsilon e i dubbi sulla futura Gamma, che dovrà affrontare concorrenti agguerrite in una fascia di prezzo elevata, hanno raffreddato gli entusiasmi. Il rischio è che a saltare sia proprio il progetto Delta, considerato forse troppo “pericoloso”. Il flop di un progetto di questa portata, infatti, potrebbe mettere definitivamente in ginocchio l’azienda.
Zerbi, inoltre, nelle ultime dichiarazioni, ha affermato che l’unico punto fermo per Lancia è il debutto della Gamma verso la fine dell’estate. Una frase che lascia intuire come tutto il resto sia in discussione. Per il momento non esistono conferme né smentite. Maggiori indicazioni arriveranno nel 2026, quando Filosa presenterà il nuovo piano industriale, chiarendo quale sarà il futuro di ogni brand del gruppo.
Tuttavia, le parole di Zerbi sui prezzi elevati e sulla necessità di avvicinare i giovani fanno pensare a un cambio di rotta verso modelli più compatti e accessibili, probabilmente un SUV collocato tra Ypsilon e Gamma. Un prodotto con maggiori chance commerciali rispetto alla Delta, anche se rinunciare a una sua reinterpretazione moderna resta un vero peccato. Per ora non restano che i render, ma il 2025 sta per chiudersi senza alcuna certezza sul destino della nuova Delta.
