Vendite auto elettriche in picchiata: sarebbe questa la transizione?

Walter Gobbi
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Bizzarria italiana: nel nostro Paese, vendite auto elettriche in picchiata. Sarebbe questa la transizione energetica del Governo Draghi? Vediamo i numeri di Motus-E: a dicembre 2021 le auto con ricarica o PEV (le Plug-in Electric Vehicle, somma di BEV e PHEV) sono in calo rispetto a quelle vendute lo stesso mese nel 2020 del -13,21%, raggiungendo 11.833 unità.

Le auto BEV (auto elettriche a batteria) calano del -15,24% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, registrando 6.158 unità. Mentre le PHEV (ibride plug-in) diminuiscono del -10,90%, con 5.675 unità.

Vendite auto elettriche: la situazione

È vero: la quota di mercato delle PEV raggiunge il valore record di 13,55% (rispettivamente di 7,06% BEV e 6,50% PHEV). Ma ecco perché: a dicembre, tutto il mercato fa registrare minimi storici con solo 87.338 auto vendute.

Il numero di immatricolazioni di auto PEV specificatamente nel mese di dicembre 2021 scende a valori inferiori al 2020. Quali i motivi? Le risposte di Motus-E.

Uno. I ritardi di consegna dovuti alla crisi delle materie prime, dei semiconduttori e dei microchip.

Due. L’effetto visibile della fine degli incentivi del mese di ottobre, della possibilità di immatricolare entro il 30 giugno 2022, rispetto ai 4 mesi precedentemente previsti dal sistema ecobonus.

Tre. Il risultato record di dicembre 2020, figlio di una corsa dei Produttori alle immatricolazioni di auto a zero e basse emissioni entro l’anno per rispettare la normativa di CO2. Cosa che nel 2021 non c’è stata.

Si conferma questo mese il sorpasso delle vendite BEV sulle PHEV, le immatricolazioni da agosto 2021 sono state a favore delle BEV, anche se di pochi punti percentuali.

A livello di consolidato annuale (YTD) registriamo una crescita del 128,34% delle auto con ricarica, corrispondente a 76.863 mezzi immatricolati.

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Quante colonnine in Italia al 31 dicembre 2021

Risultano installati 26.024 punti di ricarica e 13.233 infrastrutture (stazioni o colonnine) in 10.503 location accessibili al pubblico. Le infrastrutture sono collocate per il 79% su suolo pubblico (e.g. strada) mentre per il restante 21% su suolo privato a uso pubblico (e.g. supermercati o centri commerciali).

Rispetto alla precedente elaborazione di settembre 2021, che riportava 24.794 punti in 13.312 infrastrutture, si continua ad osservare un rallentamento dei tassi di crescita. C’è un incremento di 1.230 punti (+5%, contro +7% con +1.519 punti del trimestre precedente e contro +12% del secondo trimestre). Si rilevano inoltre 600 nuove infrastrutture di ricarica e 484 nuove location rispetto a settembre (entrambe +4,8%).

Rispetto allo scorso anno invece, i punti di ricarica sono cresciuti di +6.700 (da dicembre 2020 a dicembre 2021), mentre le infrastrutture di ricarica di +3.514, con una crescita rispettivamente del +35% e del 36%, come mostrato dal grafico in calce.

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